performance – Galleria Moitre http://www.galleriamoitre.com Galleria d'Arte a Torino Fri, 07 Feb 2025 08:58:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 The specific site – Manuela Macco http://www.galleriamoitre.com/the-specific-site-manuela-macco/ http://www.galleriamoitre.com/the-specific-site-manuela-macco/#respond Sat, 10 Feb 2018 17:35:19 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1974 Manuela Macco

The Specific Site

Performance: 23 febbraio 2018 ore 19.00

Esposizione: 24 febbraio – 3 marzo 2018

Progetto a cura di Barbara Fragogna e Alessio Moitre

Prendiamo due concetti, semplicità e naturalezza. Il primo termine l’adoperiamo immediatamente seguendone fiduciosi il significato intrinseco di struttura facilmente riproducibile e di chiara forma. Manuela si trova all’interno di un’area adibita a provvisorio habitat, luogo d’intervento, residenza, i cui confini circoscrivono un proprio mondo, in termini includenti per quanto concerne la conoscenza dei limiti che esso comporta ed escludenti per ciò che al di fuori è presente. Insomma ragionando in modo infantile: mio, loro. Il corpo in abbandono è prima immobile, poi lo si nota muoversi impercettibilmente, assumendo via via posizioni quotidiane, consone, conosciute. Ed allora sfoderiamo il termine naturale, naturalezza che è una conseguenza della semplicità che ha anche ovvio carattere umano. Ma la parola per accettarla la si deve un po’ sporcare. Nel ritmo del susseguirsi delle posizioni si va oltre, perdendo le dimensioni dello spazio confinato. Il corpo è andato oltre, permettendosi di superare le regole che si è imposto, nonché aggiungere alla ripetizione come movimento – mantra, la scoperta e l’abbandono fisico allo spazio altro, nel panorama universale di ciò che vi è aldilà. Nulla di mortifero s’intende ma il cambiamento dell’equilibrio cercato nell’allargamento sensoriale, nello stadio meditativo che ha portato la Macco a lasciare che il corpo e gli occhi (liberi dal loro compito esclusivamente visivo) fossero strumento utile per la comprensione. Naturale è dunque la ricerca stessa che non possiede tempi o condizioni ed allora in quell’innocuo sconfinamento vediamo la necessità di essere nel senso di appartenersi, adattandosi ad un luogo sino a non sentirlo fisicamente vincolante ma porto di parziale approdo, dove l’abbrivio è una continua ricerca dettata dal lasciarsi assorbire dall’indefinita condizione dell’universo stesso. Infinito davvero.

Testo di Alessio Moitre

 

]]> http://www.galleriamoitre.com/the-specific-site-manuela-macco/feed/ 0 Maya Quattropani – Creative Time Summit – Itinerant – New York http://www.galleriamoitre.com/maya-quattropani-creative-time-summit-itinerant-new-york/ http://www.galleriamoitre.com/maya-quattropani-creative-time-summit-itinerant-new-york/#respond Tue, 10 Nov 2015 09:50:12 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1501 2015 CREATIVE TIME SUMMIT: The Curriculum NYC 

Workshop creato dai Flux Factory artists-in-residence Alex Nathanson, Will Owen Carina Kaufman, Maya Quattropani, Nat Roe, Claire Wood
Giorno uno: Sabato 14hNovembre, 2pm
Boys and Girls High School Campus
1700 Fulton St. Brooklyn, NYC
http://creativetime.org/summit/nyc-2015/
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ITINERANT Performance Art Festival NYC 2015
Maya Quattropani live action-game BRP Cough #Chapter 3
con la collaborazione di Fatima Rodrigo
Giorno tre: Domenica 15 Novembre,  2-5pm
Queens Museum,
Flushing Meadows Corona Park, NYC
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Performando: Francesca Arri – Marzio Zorio http://www.galleriamoitre.com/performando-francesca-arri-marzio-zorio/ http://www.galleriamoitre.com/performando-francesca-arri-marzio-zorio/#respond Wed, 17 Jun 2015 07:37:37 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1444 Tratto direttamente da Wikipedia, la definizione di Performance art è la seguente:

La performance art, resa in italiano come performance d’arte o performance d’artista, è un’azione artistica, generalmente presentata ad un pubblico, che spesso investe aspetti di interdisciplinarità. Una performance o azione può essere scritta seguendo un copione o non scritta, casuale o orchestrata attentamente, spontanea o pianificata, con o senza coinvolgimento di pubblico. Una performance può inoltre essere eseguita dal vivo o presentata tramite dei media. Il performer può quindi essere anche assente nel momento della presentazione. Un’azione performativa coinvolge generalmente uno o più dei quattro elementi base: tempospazio, Il corpo del performer, o in alternativa la sua presenza in un medium, e la relazione fra il performer e il pubblico. La performance d’artista può essere fatta in qualsiasi luogo e senza limiti di durata. L’azione di un individuo o di un gruppo in un particolare luogo e in un particolare lasso temporale costituisce l’opera stessa.

Dunque l’evento artistico diventa momento imprevedibile e di personale ricerca, dove non conta solamente l’artista ma soprattutto il contesto attorno, ingenerando una serie di contatti e di circostanze.

Da questa base sono partiti i due progetti degli artisti Marzio Zorio ( Torino, 1985) e Francesca Arri (Asti, 1983) , che interesseranno due zone specifiche, il Piazzale Mafalda di Savoia e la Cisterna storica da poco riaperta al pubblico.

Due momenti che avranno inizio il 20 giuno dalle ore 19,30 e che s’inseriscono nella Festa della Musica di Rivoli, che si svolgerà dal 19 al 21 giugno.

L’evento non si svolgerà in caso di condizioni meteo avverse.

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Deboli al punto giusto – Elena Tortia, Chiara Bagnasco, Loredana Tobia http://www.galleriamoitre.com/deboli-al-punto-giusto-elena-tortia-chiara-bagnasco-loredana-tobia/ http://www.galleriamoitre.com/deboli-al-punto-giusto-elena-tortia-chiara-bagnasco-loredana-tobia/#respond Mon, 17 Nov 2014 15:04:45 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1268 Performance live

 21 novembre ore 18,30

La Galleria Moitre è lieta di presentare la  performance live delle artiste Elena Tortia, Chiara Bagnasco, Loredana Tobia, dove appariranno con sul capo tre opere figlie ed immagine al tempo stesso della loro personale ricerca artistica prima del progetto Camera707.

Il peso che ne deriverà farà si che il fisico sia messo a dura prova e nel contempo genererà uno scivolamento della persona sempre più verso il basso.

 

Chiara Bagnasco sarà impegnata a sorreggere la sua casa, ricostruito secondo un fedele modellino in scala 1:200, simbolo della sua necessità di abitare.

 

Lo stesso desiderio la accomuna ad Elena Tortia, che avrà sulla testa una mappa topografica di Torino (città che la ospita e che continua a vederla protagonista) in scala 1:1000, avvolta su se stessa.

 

Loredana Tobia invece indosserà una bambola di stoffa, trasfigurazione del proprio corpo

 

Durante la performance (che avrà durata variabile ed imprevedibile siccome le artiste si cimenteranno anche con e contro loro stesse) saranno presenti anche tre tele di piccole dimensioni, con tre frasi che rappresenteranno il lavoro delle componenti del progetto Camera707:

 

 

  • L’arte non è il mio forte
  • La cucina non è il mio forte
  • La Nike non è il mio forte

 

 

 

Il progetto è a cura di Elena Tortia, Chiara Bagnasco e Loredana Tobia

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