leo gilardi – Galleria Moitre http://www.galleriamoitre.com Galleria d'Arte a Torino Fri, 07 Feb 2025 08:58:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 Leo Gilardi – Marea Bianca http://www.galleriamoitre.com/leo-gilardi-marea-bianca/ http://www.galleriamoitre.com/leo-gilardi-marea-bianca/#respond Mon, 27 Sep 2021 16:24:30 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2469 Leo Gilardi  

“Marea Bianca”

A cura di Francesca Arri

Inaugurazione: 2 ottobre dalle ore 16

Esposizione: 3 ottobre – 14 novembre 2021

O guardo i crepuscoli, le mattine, su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo, come i primi atti del Dopostoria, cui io assisto per privilegio di anagrafe, sull’orlo estremo di qualche età sepolta.

Mostruoso è chi è nato dalle viscere di una donna morta. E io, feto adulto, mi aggiro Più moderno di ogni moderno A cercare fratelli che non sono più.

da “Io sono una forza del passato” P.Pasolini.

Negli anni ’50, lo scrittore Isaac Asimov prefigura la scuola del futuro, con insegnanti robot e alunni chiusi in casa che si relazionano ad uno schermo isolati, senza contatti umani. Gli schermi oggi catturano la nostra attenzione per gran parte del tempo, tra computer, tv e telefoni quasi la vita diventasse una distrazione da questa sorta di ipnosi multimediale. La pandemia ha realizzato i racconti di Asimov in modo inquietante normalizzando una condizione fenomenologica come la figura dell’otaku o dell’hikikomori giapponese allargandone le abitudini a tutto il mondo fomentando e sviluppando nuove dipendenze da realtà parallele artificiali dove diventiamo mostri social e sociali. Leo Gilardi comincia a lavorare al progetto Marea Bianca nel marzo 2019, anche lui ignaro che di lì a meno di un anno i suoi pensieri si sarebbero attualizzati.  Leo rende feticcio l’iconoclastia web e la sua estetica simbolica realizzando un tempio dedicato agli idoli contemporanei,  delle sorte di ex voto fotografici, sculture bidimensionali rappresentanti le icone dell’estetica da desktop, immagini totemiche olografiche e onde che spingono a riva tracce di un archeologia post moderna. I device sono oramai le nostre protesi artificiali, estensioni del nostro corpo e della nostra mente all’interno del contesto digitale. La digitalizzazione della realtà ne cambia le regole e noi perduti nel buio irreale della mostra cerchiamo indicazioni per fruire come  codici per tradurre le leggi che ordinano il quotidiano, scoprendo il sentiero di mattoni gialli da seguire come una piccola luce LED o l’emanazione del desktop in standby.  Leo Gilardi evolve il suo lavoro digitalizzandone la pratica progettuale concretizzando la forma rendendo l’intangibile tangibile, monumentalizzando i contenuti del nostro database personale.

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Leo Gilardi http://www.galleriamoitre.com/leo-gilardi/ http://www.galleriamoitre.com/leo-gilardi/#respond Tue, 09 Oct 2018 07:13:20 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2019 /*

 

Leo Gilardi è nato nel 1987 a Torino

 

Mostre personali

 

2021

Marea Bianca – personal exhibition / Galleria Moitre /Turin / Italy

2018

Altierjinga – personal exhibition / Associazione Quasi Quadro / Turin / Italy

Trial of Fire – personal exhibition / Galleria Moitre / Turin / Italy

2017

Goin’ on – personal exhibition / Castello di  Rivara Contemporary Art Museum / Rivara (Turin) / Italy

 

Mostre Collettive

 

2018

Natura collettiva – photographic anthology / Fo.To Fotografi a Torino / Ettore Fico Museum and Ettore Fico Foundation &  Biasutti & Biasutti Art gallery / Turin / Italy

2017

Innaturalia – Residence /Roseto della sorpresa / Galleria Moitre / Turin / Italy

Habitat / installation in evolution from 2015 to now / Galleria Moitre / Turin / Italy

2016

In Absentia / Paratissima / Turin / Italy

2015

Paratissima / Turin / Italy

2014

Il lavoro / Fort of Vinadio / Cuneo / Italy

2013

Social Party / Mobile exhibition among the underground indipendent places in Piedmont and Ligury / Italy

2012

Paesaggi cutanei / CAP 10100 / Turin / Italy

2010

Just a piece / Paratissima / Turin / Italy

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Trial of fire

a cura di Francesca Arri

vernissage 9 marzo 2018 ore 18,30

Esposizione: 10 marzo – 21 aprile 2018

 

 

…quando sono a dieci metri da te: corri

 

Genova, 21 luglio 2001 

Sono i giorni del G8, la città è in rivolta, il giorno prima Carlo Giuliani viene ammazzato in Piazza Alimonda ma la gente non ha paura e continua a manifestare. Leo ha 13 anni, non è la sua prima manifestazione, era abituato ad accompagnare il padre durante il 1 maggio, in famiglia la consapevolezza civile è un argomento della quotidianità, agire nella società fa parte delle normali regole domestiche per questo Leo è sicuramente diverso dai suoi coetanei, sa che cos’è un corteo, ne ha già fatto parte e sa come comportarsi. Quel giorno però è diverso, quella manifestazione è diversa, la situazione lo è… e Leo lo sa, gli viene detto: questo sarà il tuo battesimo del fuoco. L’opera di Leo Gilardi è un ricordo: grazie all’astrazione del digitale entriamo a far parte di un momento vissuto dall’artista all’inizio della sua adolescenza che viene riportato a noi attraverso un esperienza sinestetica. La fotografia si trasforma in scultura, arti di carta si tendono verso di noi, al di fuori delle proiezioni del video mapping che anima le pareti. Un’unica grande composizione della memoria dell’artista, espressione di un momento che ha segnato in particolare la sua esistenza ma che è, allo stesso modo, un tassello della storia e della cronaca del nostro paese. Grazie ai giornali e alla televisione, tutti abbiamo informazioni sul G8 di Genova anche se distorte dal particolare occhio mediatico che ce le ha raccontate; Leo ne conserva il ricordo dell’esperienza vissuta in prima persona, un momento esistenziale, passo tra la fanciullezza e l’adolescenza, elaborato nella sua mente che, maturando negli anni, costruisce un monumento virtuale composto dalle riprese amatoriali in contrapposizione ai servizi dei telegiornali. Il punto di vista rimane quello di un bambino colpito dalle grandi mani dei manifestanti sporche di vernice bianca e dal sangue sulle teste rotte a manganellate di donne e anziani, dal rumore della folla che scappa dalla carica della Celere e dal suono dei colpi dei proiettili di gomma, dal grande mondo gonfiabile e dalla maschera di maiale che suo padre e il suo amico usavano per manifestare. La carta è un altro strumento importante in quest’opera, prima come elemento plastico e poi come prima impronta, traccia scritta, racconto del ricordo, ripetuto più volte con parole diverse, ma sempre cronaca dello stesso momento, elaborazione di un fatto, trasposizione della realtà. Ci troviamo in un complesso virtuale costruito dalla mente di un bambino, dove le azioni vengono descritte da braccia di carta fotografica, un teatro mimico fatto dei gesti delle persone, mani che aiutano, mani che supplicano, mani che abbracciano, mani che lottano….

 

Leo Gilardi ( Torino 1987 ) membro fondatore di A.U.T. (Associazione Underground Torino), partecipa alla realizzazione delle T.A.Z. (Temporary Autonomous Zone) ed ai free party, il più importante nel dicembre 2014 dove per la prima volta vengono occupati gli spazi dismessi della FIAT. Nel 2016 apre il Mothership, un polo musicale dal carattere industriale ed è co fondatore di Studio Ma.Le.! Dal 2014 con Mattia Trevisan, da vita ad “Habitat” creando installazioni con il materiale di recupero di aziende della plastica in cui vive un piccolo ecosistema di piante pioniere. Nel 2017 il suo lavoro è stato presentato al Castello di Rivara Museo d’Arte Contemporanea.

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