lavinia raccanello – Galleria Moitre http://www.galleriamoitre.com Galleria d'Arte a Torino Fri, 07 Feb 2025 08:58:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 Lavinia Raccanello – Curiosità e Anarchia | 15 settembre – 20 ottobre 2022 http://www.galleriamoitre.com/lavinia-raccanello-curiosita-e-anarchia/ http://www.galleriamoitre.com/lavinia-raccanello-curiosita-e-anarchia/#respond Thu, 08 Sep 2022 13:17:32 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2588 Inaugurazione: 15 settembre | orario 15 – 23

Esposizione: 16 settembre – 20 ottobre 2022

15 – 16 – 17 settembre per Exhibi.To aperti dalle 15  alle 23

Un secondo tempo, per un esposizione, è per logica o una riproposizione oppure un evoluzione. “Esercizi di stile 1998”, personale di Lavinia Raccanello, svoltasi tra gennaio e febbraio, ha consentito all’artista di ampliare il proprio interesse creativo, portandola ad implementare le conoscenze e le possibilità, legate ai fatti di quasi un quarto di secolo fa, inerenti alla narrazione degli accadimenti accorsi alle figure di Maria Soledad Rosas (conosciuta come Sole), Edoardo Massari (Baleno) e Silvano Pelissero. “Curiosità e Anarchia”, è la naturale conseguenza di un processo di ricerca in continuo implementarsi e che ha permesso, grazie ad aspetti creativi, giornalistici, informativi, teatrali, di giungere ad una nuova tappa della conoscenza, su avvenimenti e retroscena, che solo di recente, stanno incontrando un analisi storica e quanto più oggettiva.

Complicato è tenersi buona un’idea per più di un giorno. Per sua stessa formazione è soggetta alla corruzione dei tempi e se proviene da distante, ha già più volte deviato dal solco originario oppure si è infittita di sottotesti. Basta che abbia passeggiato tra le persone, assumendone tutta la precarietà e si sia fatta colonizzare dalla cultura predominante. Perché ciò avvenga, nel minor tempo disponibile, è comunemente adoperato un amplificatore di messaggi (l’arcinota “grancassa”) per mezzo di parola, suggestioni, informazioni, notizie, scrittura, dicerie, congetture o indecise ipotesi. Chi espande il messaggio ne ha anche già corrotto il senso perché ne ha fornito uno solo o una minima parte della sua interpretazione. Così il pensiero diventa poco più che un esercizio (“di stile”, seguendo Raymond Queneau). La metodologia la possiamo applicare ovunque, soprattutto a corto raggio, comprovandone gli effetti in modo diretto. Per esempio per l’anno 1998 dove l’artista ha deciso di porre la sua attenzione. Per esser ancor più precisi, per setacciare ancor meglio, in una vicenda che ha coinvolto tre persone: Maria Soledad Rosas (conosciuta come Sole), Edoardo Massari (Baleno) e Silvano Pelissero che nel millenovecentonovantotto furono accusati di azioni di matrice ecoterrorista principiati nell’agosto di due anni prima. Una storia che è una ma che nel linguaggio è difforme. Articoli di giornale, testimonianze, atti giudiziari, lettere, scartafacci, documenti sparsi concorrono a disinibire ogni istinto di sentenza. Declamano invece una condizione storica dove la società si muoveva secondo determinate rotte, non tutte disinteressate, alcune accettabili, altre interpretate, di certo sparse per termini o concetti dal poderoso apparato mediatico di cui oggi, noi, malcapitati abitanti pandemici, ci troviamo nuovamente a soppesarne l’efficienza. L’architettura dotta della Raccanello è una calibrazione storica e contemporanea, ironica quanto basta, della consapevolezza della nostra società lumeggiata tramite parole, in fronte alle notizie che rendono la quotidianità un tassello storico il giorno successivo e che dì dopo dì, trasformano le realtà in giudizio critico nei confronti di fatti, persone, vicende, situazioni.

]]> http://www.galleriamoitre.com/lavinia-raccanello-curiosita-e-anarchia/feed/ 0 Lavinia Raccanello – Esercizi di Stile 1998 http://www.galleriamoitre.com/lavinia-raccanello-esercizi-di-stile-1998/ http://www.galleriamoitre.com/lavinia-raccanello-esercizi-di-stile-1998/#respond Mon, 10 Jan 2022 09:50:47 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2494 Inaugurazione 21 gennaio dalle ore 16.00

Esposizione: 22 gennaio – 28 febbraio 2022

 

Complicato è tenersi buona un’idea per più di un giorno. Per sua stessa formazione è soggetta alla corruzione dei tempi e se proviene da distante, ha già più volte deviato dal solco originario oppure si è infittita di sottotesti. Basta che abbia passeggiato tra le persone, assumendone tutta la precarietà e si sia fatta colonizzare dalla cultura predominante. Perché ciò avvenga, nel minor tempo disponibile, è comunemente adoperato un amplificatore di messaggi (l’arcinota “grancassa”) per mezzo di parola, suggestioni, informazioni, notizie, scrittura, dicerie, congetture o indecise ipotesi. Chi espande il messaggio ne ha anche già corrotto il senso perché ne ha fornito uno solo o una minima parte della sua interpretazione. Così il pensiero diventa poco più che un esercizio (“di stile”, seguendo Raymond Queneau). La metodologia la possiamo applicare ovunque, soprattutto a corto raggio, comprovandone gli effetti in modo diretto. Per esempio per l’anno 1998 dove l’artista ha deciso di porre la sua attenzione. Per esser ancor più precisi, per setacciare ancor meglio, in una vicenda che ha coinvolto tre persone: Maria Soledad Rosas (conosciuta come Sole), Edoardo Massari (Baleno) e Silvano Pelissero che nel millenovecentonovantotto furono accusati di azioni di matrice ecoterrorista principiati nell’agosto di due anni prima. Una storia che è una ma che nel linguaggio è difforme. Articoli di giornale, testimonianze, atti giudiziari, lettere, scartafacci, documenti sparsi concorrono a disinibire ogni istinto di sentenza. Declamano invece una condizione storica dove la società si muoveva secondo determinate rotte, non tutte disinteressate, alcune accettabili, altre interpretate, di certo sparse per termini o concetti dal poderoso apparato mediatico di cui oggi, noi, malcapitati abitanti pandemici, ci troviamo nuovamente a soppesarne l’efficienza. L’architettura dotta della Raccanello è una calibrazione storica e contemporanea, ironica quanto basta, della consapevolezza della nostra società lumeggiata tramite parole, in fronte alle notizie che rendono la quotidianità un tassello storico il giorno successivo e che dì dopo dì, trasformano le realtà in giudizio critico nei confronti di fatti, persone, vicende, situazioni.

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Collettiva – Lacerto http://www.galleriamoitre.com/collettiva-lacerto/ http://www.galleriamoitre.com/collettiva-lacerto/#respond Mon, 03 Dec 2018 15:10:59 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2120

Inaugurazione: 14 dicembre ore18,30

Esposizione: 15 dicembre 2018 – 9 febbraio 2019

Nella lingua italiana per lacerto s’intende un frammento, una parte di qualcosa. È un termine desueto e consunto dal mancato utilizzo. Ma significa anche una parte di carne, inteso come muscolo. Ha dunque un significato fisico ed astratto al contempo. Ideale per ciò che stavo cercando. Nei mesi passati ho interessato alcuni artisti sul mio proposito di creare un esposizione che di curatoriale avesse poco ma che invece si concentrasse sul senso dell’opera, in modo particolare per venire a noi, sul perché un lavoro fosse stato creato, sulla temperie che avesse favorito la nascita di un manufatto. Hanno dunque selezionato uno o più lavori. Nello stesso tempo ho richiesto che si prodigassero nel descrivere la condizione che ho poc’anzi enunciato, mettendo su carta considerazioni che in un banale comunicato stampa non entrerebbero. Il risultato è un testo, narrante stati ed inclinazioni. Questo è tutto.

Alessio Moitre

Gli artisti invitati: Ruggero Baragliu, Barbara Fragogna, Serena Gamba, Liana Ghukasyan, Samuele Pigliapochi, Lavinia Raccanello, Angelo Spatola.

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Irene Dionisio, Lavinia Raccanello, Emilio Vavarella http://www.galleriamoitre.com/irene-dionisio-lavinia-raccanello-emilio-vavarella/ http://www.galleriamoitre.com/irene-dionisio-lavinia-raccanello-emilio-vavarella/#respond Thu, 02 Mar 2017 16:41:29 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1845 Vernissage: 17 marzo ore 18,30

Esposizione: 18 marzo – 15 aprile 2017

 

L’uomo è, a oggi, una ricerca interessante per l’arte contemporanea, non in quanto tale, ma in virtù di ciò in cui difetta o che mostra con ritegno. Nei lavori che la Galleria espone, si palesa un senso di ricerca che non parte solo dalla necessità artistica, ma nasce dalla conoscenza diretta di un fenomeno come di un contesto. Una ricerca intellettuale cara a non tutti gli artisti e che ultimamente mi trovo sovente a sottolineare, quando ne riscontro traccia. Un impegno, così credo si possa definire, senza connotati forzatamente politici, che prende le mosse dalla natura umana, spesa con garbo nelle piccole indicazioni geografiche e lessicali di Irene Dionisio (1986,Torino). Ogni dettaglio nella sua opera è un momento di analisi, mai banale, soprattutto quando si va a toccare la parola, dialetto che è lingua, oserei dire nazionale e che trova manifestazione nelle frasi come nelle suggestioni che inevitabilmente ricoprono i luoghi e la comunità di Piedicavallo (Valle Cervo). Un mondo che non finisce li ma che appare, da occhio esterno e forse poco allenato, un vecchio retaggio ma che è invece origine. Quest’ultimo termine può essere speso anche per il percorso di gestazione dell’opera di Lavinia Raccanello (1985,Vicenza), che da molti anni segue il mondo anarchico, attuale come passato. Concetto che si può riassumere nella figura di Stuart Christie, anarchico, editore e scrittore scozzese, diventato celebre all’età di 18 anni, quando fu arrestato in Spagna con un piccolo arsenale, utilizzabile contro il dittatore Franco. Intervistato dall’artista, concede all’uditore una lunga e complessa testimonianza della sua vita, del mondo, del futuro. Probabilmente il ciò che verrà sarà sempre meno legato alla sola volontà umana, unito invece ad un mondo cibernetico che già da oggi, viene studiato, visitato sempre meno per caso. Emilio Vavarella (1989, Monfalcone) è per sua formazione, un navigante nelle nuove acque, che prevedono un uso dell’artista diretto quanto indiretto. Nel caso dell’opera esposta in Galleria, siamo davanti ad uno sfruttamento, se così si può affermare, dell’uomo come elemento si essenziale ma anche cavia, essere monitorato a distanza tramite mezzi comuni, accessibili a tutti.

 

 

Testo di Alessio Moitre

 

Sui progetti

 

Irene Dionisio, “Piccola Patria”, 2016, carta geografica, fotografie, manifesto, varie dimensioni

 

Dal 30 giugno all’8 luglio 2016, si è svolta la residenza d’artista nel paese di Piedicavallo in Valle Cervo, promossa e gestita dal gruppo curatoriale Arteco. Nell’occasione l’artista si è trovata a contatto con la comunità della zona, frazionata in tanti piccoli borghi, risultato anche della forte volontà d’indipendenza e di autonomia della sua gente. L’artista ha subito sviluppato un dialogo diretto con la zona, in senso letterario, geografico e sociale. Il piano linguistico ha ricoperto un elemento essenziale nella creazione del lavoro, con l’elaborazione di sette manifesti con la scritta dialettale “Nui i somma qui”, variata per ogni singola frazione. Scritte che riportano non solo alla tradizione ma alla storia della comunità, che ha saputo mantenersi soprattutto grazie all’emigrazione passata, fonte di analisi critica e analitica. In esposizione presso la Galleria vi è rappresentato tutto l’intero sviluppo del progetto, comprese cartine, immagini e un manifesto, che durante il periodo di residenza è stato, come gli altri, affisso sulle bacheche della cittadina.

Un grazie particolare all’artista e ai curatori Annalisa Pellino e Beatrice Zanelli, di Arteco.

 

 

 

Lavinia Raccanello, “Franco made me a terrorist,”, 2016, lettere in ferro, video, dimensioni variabili.

 

Iniziato nel mese di gennaio 2016 durante una residenza presso lo Scottish Sculpture Workshop (Lumsden, UK), Franco made me a terrorist ha visto l’artista Lavinia Raccanello realizzare ventidue lettere in ferro che formano una frase rilevante tratta dal libro autobiografico Granny made me an anarchist: General Franco, the Angry Brigade and me (2004), scritto da Stuart Christie, scrittore ed editore anarchico scozzese, noto ai più per essere stato arrestato nel 1964 all’età di 18 anni mentre trasportava esplosivi per uccidere Franco ed il suo entourage allo stadio di Santiago Bernabéu durante la Copa del Generalísimo. Sotto alle lettere in ferro realizzate tramite fusione, in parte installate a terra ed in parte appese al muro, sarà proiettato un testo che è il risultato di una conversazione/intervista con lo stesso Stuart Christie.

Questo lavoro è un omaggio alle morti e ai sacrifici degli anarchici che hanno combattuto per la libertà resistendo al Franchismo.

Il progetto di Lavinia Raccanello è stato realizzato con il supporto di Movin’Up II Sessione 2015 a cura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie Urbane e Direzione Generale Spettacolo) e GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani. ]

 

 

Emilio Vavarella, “DREAMSCAPES, Analytica®”,   2017, network e installazione site-specific; software personalizzato, router, lampadine, segnale a LED, FitBit e Raspberry Pi; dimensioni variabili.

DREAMSCAPES Analytica® è un’installazione frammentata che connette il corpo dell’artista ad un insieme di apparecchiature, software, network e sistemi che analizzano e monetizzato il suo sonno, investigando il rapporto tra produttività, riposo, ed economia dei dati. La recente introduzione di applicazioni e strumenti per il monitoraggio del corpo, 24 ore su 24, ha reso possibile l’iscrizione del sonno all’interno di un sistema di produzione governato da ideali di quantificazione, analisi, oggettività ed efficienza. Sviluppato su invito della Galleria Moitre, DREAMSCAPES Analytica® monitora le attività dell’artista per tutta la durata della mostra attraverso una constante estrapolazione di dati, fungendo simultaneamente da “sistema di intrattenimento” e da “convertitore di valuta.” L’opera produce ritmi di luce sincronizzati e tanto più intensivi quanto più l’artista è inattivo, e contemporaneamente assegna ai momenti di riposo un valore in Euro che viene regolarmente aggiornato su uno schermo. L’opera potrà essere acquistata e venduta solo al prezzo, in costante aumento, che viene visualizzato sullo schermo.

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Lavinia Raccanello – articolo su Curating the Contemporary http://www.galleriamoitre.com/lavinia-raccanello-articolo-su-curating-the-contemporary/ http://www.galleriamoitre.com/lavinia-raccanello-articolo-su-curating-the-contemporary/#respond Wed, 26 Aug 2015 08:46:55 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1468 Not a position, but a proposition (Galleria Moitre, Turin, 2015) was one of my biggest projects ever.

Starting in December 2014, for two months, I sewed and embroidered more than two hundred black flags, each representing one of the sovereign states in the world. Reproducing all the features of the national flags, except the colours, and strongly influenced by the work of anarcho-syndicalist writer and activist Rudolf Rocker (1873-1958), these flags are a reflection on the idea of nation.

A huge part of my research revolved around Rocker’s book Nationalism and Culture, released in 1937, of which I bought a used copy, published in 1978, when I was in New York in November 2014.

In Nationalism and Culture (R. Rocker, 1978) the author argued that “The nation is not the cause, but the result of the state. It is the state which creates the nation and not the nation the state.” (Rocker, 1978: 200).

The state “is an artificial mechanism imposed upon [human beings] from above by some ruler, and it never pursues any other ends but to defend and make secure the interests of privileged minorities within society.”(Rocker, 1978: 201).

The role of the nation is to reinforce state power and the military plays a huge part in it. As an artist and as a human being strongly opposed to war and militarism I cant’t ignore this connection and I can’t ignore that “under cover of the nation everything can be hid[den].”(Rocker, 1978: 252).

National flags are fascinating, not for the stories that they tell us, but for the stories and history that they disguise. According to Rocker; “The national flag covers every injustice, every inhumanity, every lie, every outrage, every crime. The collective responsibility of the nation kills the sense of justice of the individual and brings man to the point where he overlooks injustice done; where, indeeed, it may appear to him a meritorious act if committed in the interest of the nation.”(Rocker, 1978: 252). Therefore, black becomes the perfect colour for all national flags, showing anger and outrage at all the crimes against humanity perpetrated in the name of the nation while at the same time mourning its victims.

During my research, one of the ideas that fascinated me the most was the concept of “a people” as “the natural result of social union, a mutual association of [human beings] brought about by a certain similarity of external conditions of living, a common language, and special characteristics due to climate and geographic environment.” These communities “ existed long before the state put in its appearance” and have narrow boundaries, “but a nation, as a rule, encompasses a whole array of different peoples and groups of peoples who have by more or less violent means been pressed into the frame of a common state.”(Rocker, 1978: 201).

Not a position, but a proposition (2015) is not just a reflection on artificial separations and partitions within our society, but also a call for solidarity and mutual aid between human beings in different areas in the world, let alone nations.

This project is not a position, but a proposition: be anational.

Not a position, but a proposition (2015) was one of my biggest projects ever and more than 45 metres of 3-metre-tall black fabric and 5 kilometres of thread later, I’m still amazed that I made it.

Lavinia Raccanello


Lavinia Raccanello (b. 1985) is an Italian artist and activist based in Glasgow. She has a background in European and Transnational Law and she graduated with honours in Painting and Visual Arts in 2013 with a final dissertation that discussed civil disobedience and resistance in art. Her work focuses on the relationship between human beings, society and social justice, with a particular emphasis on the power of dialectic and participatory practice, and the conflict between state power and personal autonomy and responsibility.

 www.laviniaraccanello.com

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Setup Art Fair – Bologna 23 – 25 gennaio 2015 http://www.galleriamoitre.com/setup-art-fair/ http://www.galleriamoitre.com/setup-art-fair/#respond Sat, 10 Jan 2015 15:48:54 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1306 La Galleria Moitre partecipa a Setup Art Fair, con gli artisti Eracle Dartizio, Spazienne, Lavinia Raccanello

 Progetto curatoriale 

Utopie 2015

 

Nicola Abbagnano, nel suo dizionario di filosofia, definiva l’utopia come “una correzione o un’integrazione ideale di una situazione politica o sociale o religiosa esistente”, che poteva manifestarsi in due modi: o come via di fuga dalla realtà presente, o come “forza di trasformazione della realtà in atto”, dotata di “abbastanza corpo e consistenza per trasformarsi in autentica volontà innovatrice”.

Quando il concetto di utopia si manifesta in campo artistico, si rapporta con la questione della possibilità effettiva dell’arte di intervenire e interagire con la realtà circostante e attuale. Per questo ogni utopia è strettamente legata alla contingenza dell’epoca in cui si manifesta.

 

Su questi temi si sviluppa la ricerca di Lavinia Raccanello (Vicenza, 1985), l’artista under 35 che la Galleria Moitre presenta per il Premio SetUp 2015. I suoi lavori sono infatti costituiti da sculture e installazioni generate dall’analisi delle questioni sociali e politiche che caratterizzano l’attualità e la storia delle realtà che si trova ad indagare, sia in Italia che all’estero. In particolare, negli ultimi due progetti, ha riflettuto sulla questione della contestazione nucleare e dei conflitti civili in Scozia (una delle opere in questione si intitolava appunto Utopia), e la violazione dei diritti umani in Messico che hanno portato alla sparizione di quarantatre studenti (#FUEELESTADO, esposto in dicembre alla Flux Factory di New York). In entrambi i casi il mondo reale è mostrato nella sua complessità e messo a confronto con l’aspettativa per la realizzazione di un’utopia che muove scelte di vita anche radicali.

A Lavinia Raccanello sarà affiancato il manifesto d’intenti denominato Spazienne, nato nel 2013 e formato da cinque artisti: Nicolò Colciago, Stefano Comensoli, Giulia Fumagalli, Alberto Bettinetti e Federica Clerici. Il progetto collettivo è impegnato da circa due anni nella costruzione di possibilità artistiche che prendono forza dal volontà di proporre un numero di luoghi, realtà, possibilità indefinite, rappresentate in un numero N di spazi che possono essere non solo intercambiabili ma anche basi per la costruzione di un mondo “altro”, non per forza uno spazio fisico esistente. Da queste basi è partito il progetto che ha visto nell’ultima esposizione, dal titolo Enneutopie, la concretizzazione materiale del concetto di “un orizzonte irraggiungibile ma auspicabile. Un’apertura ad altro da sé“.  Un concetto di un’utopia a cui tendere.

L’altro artista presentato, Eracle Dartizio (Vaprio d’Adda, 1989), si avvicina invece all’utopia da un punto di vista non direttamente sociale, ma da quello del vissuto personale, slegato dall’urgenza di interconnessione con il prossimo. L’artista conduce infatti una ricerca che dalla parola porta alla scrittura e poi alla trasformazione in segno grafico e in forma tridimensionale, nel tentativo di dare contorni a ciò che non pare averne, di tracciare l’indefinibile, realizzare l’irrealizzabile.

Progetto a cura di Viola Invernizzi

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Lavinia Raccanello http://www.galleriamoitre.com/lavinia-raccanello/ http://www.galleriamoitre.com/lavinia-raccanello/#respond Sat, 13 Dec 2014 15:56:50 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1279 /*

 

Lavinia Raccanello è nata nel 1985 a Vicenza

 

MOSTRE PERSONALI

 

2022

Esercizi di stile 1998, Galleria Moitre, Torino

2018

Anarchistes, Espace dAM de Andrés-Missirlian, Romainmôtier, Svizzerea

2017

Ritratto anarchico d’Italia, Ottava vetrina dell’editoria anarchica e libertaria, Firenze

2016

Ritratto anarchico d’Italia, MARS Milan Artist Run Space, Milano, IT

2015

Una (valida) resistenza, per Galleria Moitre, The Others Art Fair, Torino, IT

Not a position, but a proposition, Galleria Moitre, Torino, IT

2014

fueelestado, Flux Factory, New York, USA

Not protest, but active resistance, New Glasgow Society, Glasgow, UK

 

MOSTRE COLLETTIVE

 

2021

Appunti di sociologia urbana, Galleria Moitre, Torino


2020

Herbert Müller-Guttenbrunn Alphabet Des Anarchistischen Amateurs, Stadtgalerie, Waidhofen/Ybbs, Austria


2019

Alphabet Des Anarchistischen Amateurs, < rotor >, Graz, Austria

Arte Anarchia, MACRO, Roma


2018

I think I am dumb…but I have some glue, Spazio Ferramenta, Torino

Lacerto, Galleria Moitre, Torino


2017

Teatrum Botanicum, Emerging Talents, PAV Parco Arte Vivente, Torino

Irene Dionisio / Lavinia Raccanello / Emilio Vavarella, Galleria Moitre, Torino 

 

2016

Morte non accidentale di un ferroviere anarchico – Un’opera per Giuseppe Pinelli, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Milano

Working Papers, a cura di Viola Invernizzi, Grattacielo Sanpaolo, Torino, IT

Le smanie per la villeggiatura, Treviso, IT

Incontri Europei 2016 (Eurowave in the Arts), Bologna, IT

Resistenze, Carmagnola, IT

Phataphysique- Patafisica, Galleria Moitre, Torino, IT

 

2015

 

A.I.R. Show, Flux Factory, New York, USA

1a Muestra Física de Fenómeno43, Puebla, MEX

Alart, ADDAYA Centre d’Art Contemporani, Mallorca, E

Festival Internazionale dei Beni Comuni, Chieri, IT

Que nos espera nas ruas?, De Liceiras 18, Porto, PT

Rimini calling! What for?, Rimini, IT

Incubarte 7, Valencia,

Caving in ,De Liceiras 18, Porto, PT

What for? Art(ist)> Act(ivist) > Work(ers)> FACK Borders, Casa Madiba Network, Rimini, IT

Notes from Elsewhere, Node Gallery, Helsinki, FIN

Utopie 2015, SetUp Art Fair, Bologna, IT

 

2014

 

Bob and Roberta Smith: Art Amnesty, MoMA PS1, New York, USA

Incontri Europei / European Meetings 2014, Ranelagh Arts Centre, Dublin, IRL

Project A Frame, Auchinleck, UK

Heroica, territorio de resistencia, MAVI, Santiago, RCH

The Drawing Box, an experimental socionomic drawing project, Associazione Culturale Luci e Ombre, Bologna, IT

Accozzaglia 01, 10mq Spazio d’Arte, Bassano del Grappa, IT

 

2013

 

Primavera negra, a la mierda con el paraíso, Caja Negra Artes Visuales, Santiago, RCH

Premio nazionale delle Arti ed. 2012-2013, Accademia delle Belle Arti di Bari, Bari, IT

Heart(h) 2013, ArtPort, Udine, IT

Le età dell’utile, Oratorio di San Ludovico, Venezia, IT

I geni dell’acqua, Acquario Civico, Milano, IT

Dalla memoria alla materia, Salone del Mobile di Milano, Milano, IT

 

2012

 

Raghurajpur International Art / Culture Exchange final exhibition, Raghurajpur, IND

Academy Awards: Barbarie, Viafarini DOCVA, Milano, IT

The Sketchbook project, Brooklyn Art Library, New York, USA

 

2011

 

Premio nazionale delle Arti ed. 2010-2011, Accademia delle Belle Arti di Brera, Milano, IT

 

2010

 

The 28th International Exhibition of Illustrations for Children, Sarmede, IT

Simposio d’arte, Benicàssim, E

Milano – Cina. Una esperienza di design, Salone del Mobile di Milano, Milano, IT

Not feeling at home, Galleria Artra, Milano, IT

 

2009

 

Simposio d’arte, Udine, IT

 

 

 

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