Serena Gamba
Monologo
Vernissage: 13 dicembre ore 18,30
Esposizione 14 dicembre 2017 – 17 febbraio 2018
Le parole s’impreziosiscono lasciandole comode dopo averle poste secondo le regole grammaticali, le volontà e i desideri compositivi. Adagiate su un supporto, rimangono solitarie a calcolare le nostre giornate, a scandirci i periodi che ci siamo ritagliati, formandoci nell’accettazione di un concetto che è alla base della personale scrittura di ognuno: saper rispettare le proprie parole. Si fa dopo lungo silenzio dedicato al tratto delle lettere, dalla tonda sfuggente agli angoli scontrosi delle maiuscole, non è un gesto privo di purificazione della mente, ma di più si mostra come apparizione delle idee, costrette nel caso della negazione, a procedere raminghe, sino a scomparire nella memoria delle esperienze. Come nell’atto artistico, si screma, definendo essenziale anche solo la singola espressione, come ultima foglia rimasta al ramo. Nel lavoro di Serena Gamba (1982, Torino) è logico, presa visione dei lavori, domandarsi se vi è una sacralizzazione del verbo, demandata al libro, suo custode. Semplice e lineare sarebbe l’associazione ma pare invece che già solo nel titolo vi sia la sostanza e che dentro si sia spremuto il necessario per ottenerne la resa migliore possibile. “Monologo” è un esposizione che richiede tempo nella condizione di sostare, far riposare il fremito del corpo per apprendere che il pensiero e le lettere, possono scontornare un’opera, dare una notizia di eventi futuri, lasciar procedere una condizione prossima. Vi è tanto di soggettivo in questo allestimento, di caratterizzato e l’impronta dell’artista è una meravigliosa notizia mostrata tramite opere che sono per iniziare concetti, riportati così delicatamente da poter esser soffiati via solo pronunciandoli.
Testo a cura di Alessio Moitre