Catalogo a Cura di Serena Arato e Ileana Adage
“Andando a ritroso con il pensiero, non mi viene che pensare ad una sola parola che riassuma tutto il concetto intellettuale e metodologico che ha portato all’anno espositivo 2014/2015 della Galleria Moitre: pensandoci e andando ad istinto, come spesso mi accade, direi Oltre, non in senso sfrontato e nemmeno avventuroso, ma connesso ad un tentativo di superamento di determinati obiettivi, spesso da parte degli artisti, e di disvelamento di situazioni a primo sguardo di difficile comprensione.
Questo deve implicare anche una parziale presa di posizione di natura sociale e politica, in quanto nell’atto del capire cosa ci circonda non possiamo fare a meno del mondo, inteso soprattutto come punto di frattura, cercando nel contrasto tra due o più forze un elemento di analisi del presente.
Questo non può lasciare fuori, com’è logico, la personale ricerca di ogni singolo artista, che nell’andare oltre subisce costantemente un fenomeno di continuità nel proprio operato, dove l’origine è sempre un velo o un rimando preciso che collega, anche con una certa involontarietà, il passato con un futuro che va scrivendosi in continuazione.
Come per ogni anno espositivo, il filo che collega ogni momento è invisibile e nello stesso tempo non esiste in quanto, se il luogo e la consuetudine allestitiva rimangono invariati, non vi è mai lo stesso iter, un allestimento non si sviluppa mai nello stesso modo e dietro ad ogni momento artistico vi è una storia che è in ogni caso significativa e donerebbe, se raccontata, un senso diverso alla messa in mostra di un concetto.
Perché poi è questo ciò che rende il senso dell’Oltre un momento di riflessione, la persona ed il soggetto che scaturisce il pensiero, allora non posso proprio esimermi dal sostenere la teoria che l’artista è, e deve essere, considerato un intellettuale, un soggetto che porta avanti non solo una sua rappresentazione del mondo, ma che ne è anche un osservatore critico, tanto da indurci a ragionare per concetti sviluppatisi nel corso degli anni.
Ecco spiegato il motivo per cui nel catalogo generale troverete anche il comunicato stampa, con annesse una serie di foto selezionate, perché ci è parso logico non escludere l’atto concettuale reso presente dallo scritto, che per quanto piccolo e spesso limitante di un comunicato stampa, riesce comunque a dare l’imbeccata per entrare nel senso di un’esposizione. Poi, come accennato, ci sono una serie di fotografie dei lavori e del loro allestimento, che spero possano anche servire per memoria storica di come si provava a fare arte nel 2014/2015, in quanto è saggio non lasciar sparire le tracce di un determinato lavoro, portato avanti e studiato magari per molto tempo, sino a scomodare gli anni. Sul finale, ma solo per necessità di scrittura, devo ringraziare tre persone, Serena Arato e Ileana Adage, che con pazienza e costanza hanno portato avanti il catalogo, creandolo, migliorandolo e curandolo in ogni suo dettaglio, con una passione che merita sicuramente di essere ricordata. Ringrazio anche Viola Invernizzi, come sempre, perché in ogni parte dell’anno vi è sempre stata la sua presenza, alla volte curatoriale, altre volte come consulente, come storica dell’arte, altre ancora come persona sempre aperta ad un confronto.” (Alessio Moitre)