News e Comunicazioni – Galleria Moitre http://www.galleriamoitre.com Galleria d'Arte a Torino Fri, 07 Feb 2025 08:58:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 Presentazione del libro di Alessio Moitre: “Breviario Artistico” – Prinp editore http://www.galleriamoitre.com/presentazione-del-libro-di-alessio-moitre-breviario-artistico-prinp-editore/ http://www.galleriamoitre.com/presentazione-del-libro-di-alessio-moitre-breviario-artistico-prinp-editore/#respond Tue, 24 Sep 2024 07:22:17 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2763 http://www.galleriamoitre.com/presentazione-del-libro-di-alessio-moitre-breviario-artistico-prinp-editore/feed/ 0 Il Vettore Umano – Mostra Collettiva http://www.galleriamoitre.com/il-vettore-umano-mostra-collettiva/ http://www.galleriamoitre.com/il-vettore-umano-mostra-collettiva/#respond Thu, 22 Feb 2024 09:43:30 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2726

Il vettore umano

Alessandro Gioiello, Liana Ghukasyan, Barbara Fragogna, Isabel Rodriguez Ramos

Inaugurazione: 9 marzo ore 18.00

Esposizione: 10 marzo – 20 aprile 2024

Dopo aver dedicato la prima parte di stagione alla constatazione d’un informe contemporaneo e presente nelle tecniche e nei materiali odierni, dove la forma è quasi sempre in divenire o foriera di soluzioni, un secondo istante è composto da una coppia d’esposizioni connesse dalla figura dell’essere umano, come fisionomia, aspirazione mistica, immersione nel mondo e contatto con l’altro, cambiamento e mimetizzazione. “Il vettore umano” è una esposizione segnata innanzitutto dalla volontà di una accorta selezione di pezzi, tutti ragionati sulla premessa del corpo dell’uomo e della donna come vettore, termine quest’ultimo riccamente adoperato nei più svariati ambiti del sapere e sempre come trasferimento, cambiamento, essenzialità. Posta una base carnale, evidente all’occhio, la possibilità di sviluppo, ampliamento, distruzione e ricostruzione, non ha solo ramificazione terrene, anzi. Se dalla balcanizzazione d’un corpo si deve procedere, è obbligo, per noi, prendere la consapevolezza nelle opere di Liana Ghukasyan ed il suo progetto “Anush”, storia orripilante d’una soldatessa armena fatta a pezzi, uccisa, deprivata e umiliata da uomini dell’esercito azero. Gli elementi, gli organi, i lacerti di ciò che era un’unità, si accendono in una oscurità invasiva, malefica che è parte degli organi ma soprattutto di quello che è sopraggiunto, rendendo l’essere, la vita una forma di disponibilità all’orrore e al suo annientamento. Forse è anche per questa dispersione, provocata trascendenza che le opere di Isabel Rodriguez Ramos, sono state abbinate al talento dell’artista armena. Non per stile o carname ma per forma divinatoria, spirituale della perdita dell’afflato umano, giungendo ad una sensibilità che ha a che fare con la rappresentazione di se stessi e delle personali aspirazioni e timori. Una forma animistica che appartiene non solo alle più svariate culture del pianeta ma che nell’artista italo-cubana assurge a riscoperta d’una forma di misticismo perlopiù ormai assente nel panorama religioso occidentale, personale certamente ma affratellata da un inconscio misterioso e sovra-culturale, non unico nel corso dell’esposizione.

Nei lavori di Barbara Fragogna infatti, vi è una salvifica leggerezza, una partecipazione al mondo come esclusione d’ogni limitazione o dolore, di accrocchi ossificati e parti appena intuibili d’organi danzanti al passo dell’impossibile Nella selezione di carte che si è operata per l’esposizione, l’attenzione si è concentrata sulla struttura dello scheletro umano, pilastro essenziale dell’umano e inamovibile, rigida consapevolezza. Dunque è inusuale vederselo scomposto, leggero e quasi fogliante, disperso e, nei mucchietti meno estremi, ricordare dei ritrovamenti archeologici, parti di sepolture. Ma è un pensiero tristanzuolo che nella maggior parte delle opere è assente. È lo scheletro nella sua accezione trasognata, irriverente a prendersi l’occhio. Magari anche in menome parti. Ed è dunque naturale, a nostro avviso, accostarlo ai lavori di raffinata esecuzione e pensiero, di Alessandro Gioiello. L’uomo, la donna, i contorni, le forme sono un contenitore ed un attacco al ragionamento. Non solo su chi potrebbero essere, su dove averli veduti, se determinati suggerimenti attestino nella nostra curiosità un approdo ma una possibilità di sviluppo che è la sublimazione dell’informe, della sua immaginifica potenza. Paesaggi e suggerimenti di visione sono perlopiù trattenuti dal corpo, dal volto, da ovali, da suggerimenti d’umano ma senza fornirceli, come se fossero interamente degli orpelli. Così facendo l’essere umano s’accosta all’esterno, al contatto con l’altro, con il vissuto. Ed è questo il limite della mostra e aggancio per la successiva che fornirà un contesto concreto e quanto mai volutamente “impreciso” al vettore appena descritto e genericamente conosciuto da ognuno di noi.

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Notte Bianca delle arti + Sosta ad arte http://www.galleriamoitre.com/notte-bianca-delle-arti-sosta-ad-arte/ http://www.galleriamoitre.com/notte-bianca-delle-arti-sosta-ad-arte/#respond Mon, 30 Oct 2023 14:33:55 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2696

 

Per la notte bianca del 4 novembre (fino alle ore 23),

la Galleria Moitre diventerà il primo sosta ad arte di Torino.

 

Che cos’è un sosta ad arte?

Un sosta ad arte è un luogo artistico che in determinate giornate, fornisce servizi specifici al pubblico,

implementando allo spazio artistico, un supporto al pubblico,

diventando un punto d’appoggio per visitatori ed appassionati,

garantendo aree per:

 

 

Ricarica cellulari, tablet e computer

Rinfresco e piccolo ristoro con bevande calde e fredde esclusive

Informazioni e indicazioni

La sosta di biciclette

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Irene Dionisio | Accademia Albertina | Geologia di un padre http://www.galleriamoitre.com/irene-dionisio-accademia-albertina-geologia-di-un-padre/ http://www.galleriamoitre.com/irene-dionisio-accademia-albertina-geologia-di-un-padre/#respond Wed, 15 Mar 2023 09:12:22 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2618

Irene Dionisio

Geologia di un padre

 

a cura di Ilaria Bernardi

 

17 Marzo – 26 Marzo 2023

 

Visita per la stampa: venerdì 17 marzo 2023, Accademia Albertina, dalle 16:30 alle 17:30 Opening: venerdì 17 marzo 2023 dalle 16.30
Talk di presentazione: venerdì 17 marzo 2023, Cinema Massimo, dalle 17:30 alle 18:30

 

L’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ospita l’allestimento di Irene Dionisio Geologia di un padre, a cura di Ilaria Bernardi, prodotta da Galleria Moitre in collaborazione con Wild Strawberries Lab e Glocal Film Festival, con la consulenza scientifica di Marco Greco della Studio di Psicodramma di Torino, e con il supporto della dott.ssa Federica Navone e la dott.ssa Valentina Paglialonga.

Ispirata dal libro Geologia di un padre del romanziere e poeta Valerio Magrelli, la mostra di Irene Dionisio affronta un tema comune a tutti gli esseri umani: il complesso rapporto con il padre, inteso come padre genetico ma anche, per traslato, come padre simbolico.
Lo stesso Sigmund Freud riconduce numerose nevrosi al rapporto dell’individuo con i suoi genitori fino a teorizzare la sindrome di Elettra nel caso di un insano rapporto della figlia con il proprio padre. Il padre è il primo punto di riferimento, il precedente e il paragone in base al quale ogni figlia struttura il proprio essere donna e anche la propria sfera amorosa futura. Succede tuttavia che a un certo punto della propria esistenza, colui che è stato così totalizzante, inizia a perdere pezzi, si frantuma fino a emergere per ciò che è veramente: non un supereroe infallibile, ma un essere umano come tutti gli altri. È qui che avviene simbolicamente l’uccisione del Padre perfetto e dalle sue macerie emerge un padre imperfetto nel suo rapporto con la figlia da ricostruire attraverso un nuovo e più sano equilibrio tra le parti.

Questo è quanto è accaduto all’artista che, attraverso la tecnica dello psicodramma, è riuscita a confrontarsi con suo padre, a interrogarlo, a comprendere il suo ruolo, le sue implicazioni nella propria vita e il loro sviluppo.

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Le opere che ne derivano sono visualizzazioni dell’inconscio che aumentano tappa dopo tappa: immagini, oggetti, sonorità, ricordi, abbozzi frammentati così come frammentata è l’immagine del padre che viene messa ora in discussione.
L’opera principale esposta, qui presentata per la prima volta, è un audio e video-installazione site-specific, concepita appositamente per lo spazio espositivo dell’Accademia, composta da due video, proiettati raso al suolo ai due lati opposti della sala e simbolicamente uniti da un grande drappo.

Questa installazione è inoltre posta in relazione – in una sorta di wunderkammer – ad altre opere, poste sullo sfondo ed evocanti ricordi di vita vissuta o immaginata (un timbro, fotografie, un video).

La mostra è un’indagine nel ricordo, nell’inconscio dell’artista che tuttavia diventa ricordo e inconscio in cui tutti possiamo riconoscerci.

Allo scopo di analizzare meglio questo processo, venerdì 17 marzo, alle ore 17.30 si terrà un talk al Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino)’in programma al Glocal Film Festival, con Ottavio Rosati (regista e psicanalista), Ilaria Bernardi (storica dell’arte e curatrice), Marco Greco (direttore della Scuola di Psicodramma).

Inoltre a partire dalle opere esposte, con intenti didattici, la dott.ssa Federica Navone e la dott.ssa Valentina Paglialonga, psicologhe e specializzande presso la scuola di psicoterapia psicodrammatica Studio di Psicodramma, proporranno agli allievi dell’Accademia di Belle Arti un’esperienza alla scoperta del metodo psicodrammatico. Il workshop si terrà il giorno Giovedì 23 Marzo 2023 dalle h. 15.00 alle h. 17.00 ed è rivolto a un massimo di 12 partecipanti.

La mostra prodotta dalla Galleria Moitre in collaborazione con Wild Strawberries è stata invitata dal Glocal Film Festival e ospitata dall’Accademia Albertina di Belle Arti. Irene Dionisio è stata inoltre invitata dal Festival come giurata di Panoramica Doc.

Irene Dionisio (To, 1986). La produzione di Irene Dionisio si snoda tra cinema e arte visiva, includendo video-installazioni, documentari, film di finzione. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso prestigiosi spazi espositivi in Italia e all’estero come IIC e Magazzino Italian Art – New York; PAC, Milano; PAV e Castello di Rivoli, Torino; OCAT, Shanghai; Palazzo Grassi, Venezia; Museo Berardo, Lisbona; MamBo, Bologna; Centre d’Art Contemporain, Ginevra; Villa Arson, Nice. Le sue produzioni filmiche hanno partecipato a numerosi festival internazionali (tra cui Biennale di Venezia, Torino Film Festival, Visions du Réel, Taiwan Film Festival) e ricevuto numerosi premi (tra cui il Premio Solinas, il Premio Scam – Fr -, il Premio della Giuria al Cinema-Verité in Iran, il Nastro D’argento). È stata nominata al David e ai Globi d’Oro. E’ stata per tre anni direttrice artistica del Lovers Film Festival sotto il Museo Nazionale del Cinema.

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Irene Dionisio ha vinto inoltre un grant per Nipkow – Programm/Media Brandeburgo – Berlin (2020), un grantArtOmy-NY (2020), il Premio Bertolucci (2020) e l’American Dream Fellowship for Artist (2021).

INFORMAZIONI PRATICHE

Accademia Albertina di Belle Arti
Via Accademia Albertina 8, 10123 – Torino www.albertina.academy – www.pinacotecalbertina.it t. 011 0897370

Orari per il pubblico

Dal 18 al 26 marzo 2023 la mostra è visitabile dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30) tutti i giorni feriali e festivi a esclusione del mercoledì.

Biglietti

INTERO 5 euro / RIDOTTO 3 euro / Gratis con l’Abbonamento Musei Torino Piemonte (con accesso dalla biglietteria della Pinacoteca Albertina)

Contatti stampa: comunicazione@albertina.academy – 0110897370

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Leo Gilardi – Marea Bianca http://www.galleriamoitre.com/leo-gilardi-marea-bianca/ http://www.galleriamoitre.com/leo-gilardi-marea-bianca/#respond Mon, 27 Sep 2021 16:24:30 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2469 Leo Gilardi  

“Marea Bianca”

A cura di Francesca Arri

Inaugurazione: 2 ottobre dalle ore 16

Esposizione: 3 ottobre – 14 novembre 2021

O guardo i crepuscoli, le mattine, su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo, come i primi atti del Dopostoria, cui io assisto per privilegio di anagrafe, sull’orlo estremo di qualche età sepolta.

Mostruoso è chi è nato dalle viscere di una donna morta. E io, feto adulto, mi aggiro Più moderno di ogni moderno A cercare fratelli che non sono più.

da “Io sono una forza del passato” P.Pasolini.

Negli anni ’50, lo scrittore Isaac Asimov prefigura la scuola del futuro, con insegnanti robot e alunni chiusi in casa che si relazionano ad uno schermo isolati, senza contatti umani. Gli schermi oggi catturano la nostra attenzione per gran parte del tempo, tra computer, tv e telefoni quasi la vita diventasse una distrazione da questa sorta di ipnosi multimediale. La pandemia ha realizzato i racconti di Asimov in modo inquietante normalizzando una condizione fenomenologica come la figura dell’otaku o dell’hikikomori giapponese allargandone le abitudini a tutto il mondo fomentando e sviluppando nuove dipendenze da realtà parallele artificiali dove diventiamo mostri social e sociali. Leo Gilardi comincia a lavorare al progetto Marea Bianca nel marzo 2019, anche lui ignaro che di lì a meno di un anno i suoi pensieri si sarebbero attualizzati.  Leo rende feticcio l’iconoclastia web e la sua estetica simbolica realizzando un tempio dedicato agli idoli contemporanei,  delle sorte di ex voto fotografici, sculture bidimensionali rappresentanti le icone dell’estetica da desktop, immagini totemiche olografiche e onde che spingono a riva tracce di un archeologia post moderna. I device sono oramai le nostre protesi artificiali, estensioni del nostro corpo e della nostra mente all’interno del contesto digitale. La digitalizzazione della realtà ne cambia le regole e noi perduti nel buio irreale della mostra cerchiamo indicazioni per fruire come  codici per tradurre le leggi che ordinano il quotidiano, scoprendo il sentiero di mattoni gialli da seguire come una piccola luce LED o l’emanazione del desktop in standby.  Leo Gilardi evolve il suo lavoro digitalizzandone la pratica progettuale concretizzando la forma rendendo l’intangibile tangibile, monumentalizzando i contenuti del nostro database personale.

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Gallerie di Primavera http://www.galleriamoitre.com/gallerie-di-primavera/ http://www.galleriamoitre.com/gallerie-di-primavera/#respond Wed, 21 Apr 2021 08:16:37 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2358 Gallerie di Primavera

Dal 6 al 9 maggio 2021 si svolgerà la manifestazione “Gallerie di Primavera”, il nuovo evento dell’arte contemporanea a Torino. Una quattro giorni di aperture coordinate che vuol riportare il pubblico a frequentare, in totale sicurezza, luoghi e realtà note che continuano nel loro lavoro di promozione, nonostante le complessità. Un’occasione per riassaporare la città, la curiosità e l’interesse. Sarà possibile visitare le gallerie e gli spazi indipendenti negli orari stabiliti, dalle 15 alle 19. Prima o dopo ogni spazio seguirà aperture indipendenti. Un lavoro d’incontro e di proposizione che ha lo scopo di focalizzare l’arte contemporanea nei vari quartieri permettendo agli avventori di regalarsi un inatteso momento di riottenuto svago.

Le gallerie aderenti saranno: A Pick gallery, Circolo degli artisti di Torino, Crag-Chiono Reisovà Art Gallery, Csa Farm Gallery, Davide Paludetto Arte Contemporanea, Dr. Fake Cabinet, Drim Contemporary Art Ground, Febo e Dafne Studio d’Arte, Gagliardi & Domke, Galleria Biasutti & Biasutti, Galleria del Ponte, Galleria Franco Noero, Galleria GliAcrobati, Galleria In Arco, Galleria La Rocca, Galleria Malinpensa by La Telaccia, Galleria Moitre, Galleria Persano, Galleria Riccardo Costantini, Galleria Roccatre, Galleria Umberto Benappi, Galleria Weber & Weber, Just Goat, Luce Gallery, Mazzoleni, Metroquadro, Mucho Mas, Oggetti Specifici, Osservatorio Futura, Phos Centro Fotografia Torino, Quartz Studio, Société Interludio, Tucci Russo Chambres d’Art, White Lands Art Gallery.

Informazioni:

www.facebook.com/galleriediprimavera

Email: exhibitotorino@gmail.com

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Andrea Famà – Idronefrosi http://www.galleriamoitre.com/andrea-fama-idronefrosi/ http://www.galleriamoitre.com/andrea-fama-idronefrosi/#respond Thu, 27 Sep 2018 13:20:38 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2000 Inaugurazione: 5 ottobre ore 18,30

Esposizione: 6 ottobre – 1 dicembre 2018

 

 

La Galleria Moitre presenta “Idronefrosi”, mostra personale di Andrea Famà curata dall’Associazione Quasi Quadro, dove l’ artista analizza e rivela quella che in questi anni è stata la sua condizione psicofisica. L’ Idronefrosi è la dilatazione del bacinetto renale che causa il ristagno dell’urina e ne impedisce il deflusso, provocando la compressione del rene. Tale patologia si manifesta con dolori profondi in rapporto alla distensione della sacca, oppure può restare silente a lungo e rivelarsi solo per un’eventuale complicazione infiammatoria, che si palesa con febbre suppurativa, emissione di pus con le urine, dolori e tumefazione lombare. La cura è essenzialmente chirurgica e può richiedere l’asportazione del rene malato (nefrectomia). Un sogno premonitore anticipò quel che sarebbe successivamente avvenuto: un tonfo nella notte prese possesso del corpo e dell’anima, prepotente, metallico, malefico; dopo anni di silenzio il grosso incomodo che interrompeva la via si presentò ancor più aggressivo e incessante. Un vortice strozzato si palesa impossessandosi dello spazio, estende le sue membra fino a diventare protagonista minaccioso della scena, destando una sublime inquietudine. L’ artista esorcizza il suo dolore, attinge alla paura e all’ ansia, materializzandola più nera e possente che mai.

 

Andrea Famà

nasce a Catania nel 1988. Attualmente vive e lavora a Torino. Nel 2015 consegue la laurea di secondo livello in scultura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Artista poliedrico, scrittore e scultore insieme, ama la natura e i suoi multipli, immortala gli instanti concretizzandoli. Le sue sono visioni alchemiche figlie del tempo e del suo trascorrere lento.

 

Mostre Personali

2016 Destroy Build, personale realizzata presso lo spazio Ingenio, Torino, a cura di Giulia Cucco. 2016 Nella terra, nel cielo e poi ancora, Il linguaggio sensoriale dei luoghi, Galleria Moitre, Torino, a cura di A. Moitre. 2014 Terra d’amuri Terra di duluri, Studiodieci City Gallery, Vercelli a cura di Diego Pasqualin. Principali mostre collettive 2017 Young Artist Biennale del Mediterraneo 18 Tirana-Durazzo. 2017 Zona Maco Arte conteporaneo, Centro Banamex, Ciudad de Mexico. 2017 Residenza Artistica, Casa de Burros, Chào dà va, Portogallo a cura di : Andrea Penzo e Cristina Fiore. 2017 The 3d Changbaishan international ice and snow, Changbaishan, Jinin (China).. 2017 Segrete tracce di memoria- Peace Project, Palazzo Ducale, Genova, a cura di Virginia Monteverde

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On participation, beyond participation a conversation with Maya Quattropani by Alicja Khatchikian http://www.galleriamoitre.com/on-participation-beyond-participation-a-conversation-with-maya-quattropani-by-alicja-khatchikian/ http://www.galleriamoitre.com/on-participation-beyond-participation-a-conversation-with-maya-quattropani-by-alicja-khatchikian/#respond Mon, 06 Mar 2017 10:12:44 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1849 Articolo dell’antropologa culturale Alicja Khatchikian sulle attuali pratiche di arte partecipativa e i possibili sviluppi con altre aree delle scienze umane e sociali. Testo sottoscritto dall’artista Maya Quattropani e che sarà presente marzo e aprile sul magazine “roots&routes” e a maggio sarà parte della rivista nella sezione archivi.

On participation, beyond participation. a conversation with Maya Quattropani by Alicja Khatchikian

Buona lettura

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Andrea Famà – Il linguaggio sensoriale dei luoghi http://www.galleriamoitre.com/andrea-fama-il-linguaggio-sensoriale-dei-luoghi-2/ http://www.galleriamoitre.com/andrea-fama-il-linguaggio-sensoriale-dei-luoghi-2/#respond Thu, 31 Mar 2016 14:09:12 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1677 Andrea Famà

 

Il linguaggio sensoriale dei luoghi

 

Inaugurazione: 1 aprile ore 18.30

Esposizione: 1- 23 aprile

 

 

“Alla sera lo sguardo della luna m’inquieta, mi rallegra, sfugge/la chiesa laggiù, muta nella sonnolenza, respiro il silenzio/a piedi scalzi sull’erba, sul cemento, sull’asfalto il mio corpo diventa tutt’uno con esso… Fin dalla notte dei tempi così remoti e lucidi della nostra esistenza i polmoni hanno iniziato a respirare; il tutto ha permesso lo scambio più intimo e velato della nostra esistenza attraverso lo spostamento e la generazione di elementi aleatori, leggeri e fluttuanti che oggi riportiamo e chiamiamo vuoti. Fermiamoci, nella notte così silenziosa, nell’essenza immaginifica nel mistero audace, nell’incubo prolifero, ed ecco che il mio pensiero prende vita, si materializza in foglia, albero vita e morte. Attraverso queste effimere sensazioni scaturire dalla percezione dei luoghi, vivendoli ed entrando in sinergia con esse; evidenzio/immortalo/custodisco, le memorie, l’invisibile l’immateriale, l’immutabile; ingabbio i suoni delle piante, il silenzio delle chiese, il gusto della terra, attraverso un semplice gesto: calco e rielaboro le superfici inserendo dei buchi-fori che consigliano una realtà vissuta, ricercata, scavata fino a divenire pura concentrazione materiale di motivi enigmatici, tavole disvelatrici sulla quale è impressa la rappresentazione più intima della natura dei luoghi, dimensioni spazio-temporali che consacrano una nuova vita; oggetti sulla quale poter meditare, estrapolare, pregare. Il linguaggio sensoriale dei luoghi verrà impresso nelle sculture-calchi-positivi, come fossero delle matrici vecchio”.

 

“Il Linguaggio sensoriale dei luoghi” si configura come un lavoro processuale di documentazione, tramite il quale l’artista immortala l’istante, quello fisico del calco scultoreo e quello soggettivo, relativo alla percezione spazio-temporale racchiusa nella memoria. Le sculture diventano contenitori della stessa, immortalano e danno forma allo spazio ed al tempo vissuto, manifestano ciò che si presentava in quel momento.

Fondamentale è, dunque, il luogo, che è il soggetto dello scatto calcareo, raccolto e archiviato attraverso un approccio diaristico.

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Maya Quattropani – Creative Time Summit – Itinerant – New York http://www.galleriamoitre.com/maya-quattropani-creative-time-summit-itinerant-new-york/ http://www.galleriamoitre.com/maya-quattropani-creative-time-summit-itinerant-new-york/#respond Tue, 10 Nov 2015 09:50:12 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1501 2015 CREATIVE TIME SUMMIT: The Curriculum NYC 
Workshop creato dai Flux Factory artists-in-residence Alex Nathanson, Will Owen Carina Kaufman, Maya Quattropani, Nat Roe, Claire Wood
Giorno uno: Sabato 14hNovembre, 2pm
Boys and Girls High School Campus
1700 Fulton St. Brooklyn, NYC
http://creativetime.org/summit/nyc-2015/
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ITINERANT Performance Art Festival NYC 2015
Maya Quattropani live action-game BRP Cough #Chapter 3
con la collaborazione di Fatima Rodrigo
Giorno tre: Domenica 15 Novembre,  2-5pm
Queens Museum,
Flushing Meadows Corona Park, NYC
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