2015 – Galleria Moitre http://www.galleriamoitre.com Galleria d'Arte a Torino Fri, 07 Feb 2025 08:58:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 Eracle Dartizio – Distante – http://www.galleriamoitre.com/1516-2/ http://www.galleriamoitre.com/1516-2/#respond Wed, 25 Nov 2015 15:25:32 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1516  

Vernissage: 4 dicembre 2015 ore 18,30

Esposizione: 5 dicembre 2015 – 10 gennaio 2016

 

 

La Galleria Moitre è lieta di presentare la personale di Eracle Dartizio (Vaprio d’Adda, 1989), dal titolo “Distante”, un corpus di lavori che copre l’attività a cavallo tra il 2014 ed il 2015, che segnano un percorso dalla ricerca di un approccio esistenziale ed esteticamente minimale del proprio lavoro.

Nelle sue opere, la sottrazione diventa un avvicinamento metafisico alla realtà, dove l’esteriorità è un momento di partenza per un approccio intellettuale alla materia, che lavorata è innanzitutto poesia universale, dove la singolarità del corpo che la crea è superata dall’approccio ontologico di nascita e di morte ed entrambi i capi dell’esistenza sono necessari punti di riflessione per determinare il percorso di un pensiero, come di un’opera.

L’oggetto diventa scultura, linea, installazione, immagine fissa o in movimento, racchiusa in un gioco, in un susseguirsi di stimoli apparentemente disgiunti ma che insieme ne costituiscono un tracciato che non ha orientamento, in un necessario camminare nella costante domanda di senso, ragionamento che non può escludere la fantasia che si fa parola, come nelle favole.

In un universo ibrido le forme sono espresse con tecniche diverse, tutte diventano tramite per la creazione, per la generazione di concetti che sono innanzitutto carne, testimonianza viva del cambiamento, del passaggio, dell’assenza, dello spostamento.

I lavori più recenti in esposizione  sono un’associazione metaforica tra oggetti astronomici (universali, eterni) e la condizione umana (individuale,precaria).

Eracle Dartizio sarà anche protagonista a gennaio 2016 di una mostra personale a lui dedicata allo Studio Museo Francesco Messina dal Comune di Milano, Fondazione Giorgio Pardi e Associazione cramum. La mostra sarà intitolata “Morte di una stella e altrove” a cura di Sabino Maria Frassà.

 

Esposizione a cura di Viola Invernizzi

 

Collaboratori: Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio

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Lunghi sogni senza sonno – Personale poetica di Davide Bava http://www.galleriamoitre.com/lunghi-sogni-senza-sonno-personale-poetica-di-davide-bava/ http://www.galleriamoitre.com/lunghi-sogni-senza-sonno-personale-poetica-di-davide-bava/#respond Mon, 09 Nov 2015 16:11:21 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1497 La Galleria Moitre è lieta di presentare la personale poetica di Davide Bava, che inaugura il ciclo di eventi legato al verso, alla poesia, dal titolo “Lunghi sogni senza sonno”.
Il poeta è anche il creatore e il curatore delle varie serate e dei diversi eventi, che si avvicenderanno nei mesi successivi.
Un percorso questo che la Galleria ha deciso d’intraprendere, non conoscendone davvero tutti gli aspetti espressivi, nel tentativo di accostarsi ad un fenomeno, quello poetico, che è innanzitutto desiderio di riprendersi le parole, in un continuo fermento odierno dove si avverte la necessità di fermare, di sedimentare per apprezzare il tempo, lo spazio, l’imprevedibilità del futuro.
Nell’ultimo decennio, grazie soprattutto ai nuovi mezzi di comunicazione, la poesia ha ottenuto un nuovo ampio seguito, rigenerato dopo un apparente momento di appannamento o di relativa velatura.
I versi si accosteranno in galleria all’esposizione già presente, sovrapponendo un linguaggio diverso ma che sa scavare come l’arte, nelle esigenze di ogni giorno fino alla necessità di una chiave di lettura per il presente, in un continuo mettere tasselli su un percorso che si sta venendo a tracciare.

#215

Mentre mi stavo facendo la doccia qualcuno ha aperto di colpo la porta poi dalla finestra mi ha travolto una corrente d’aria che contemporaneamente mi asciugava sotto la pioggia Col capo bagnato ridevo del mio corpo secco, uscendo dalla vasca, appoggiavo come sempre il mio piede nella pozza d’acqua sul pavimento. Un vento caldo faceva fluire il percorso delle mie orme in movimento, io le seguivo, dal bagno al ferro del mio balcone cadevano in strada schizzando poi sulle persone, se mi fossi buttato anche io sarei caduto dentro al bidone.

Davide Bava è nato e cresciuto tra Venaria e Porta Palazzo.

Scrive da quando ha fumato la prima sigaretta con suo nonno. Guardavano ricalcare le linee del parcheggio.

Autore delle raccolte di :

Cinquantamila Addii,
Autoliberazione,
Liberami dal Sottoscala
RADIOBLUENOTE

ha iniziato a leggere poesie in giro durante la stagione 2009/2010 del teatro Orfeo come poeta di fine serata ed al programma Radio Maria Maddalena di Radio Flash con Roby Vaio la domenica serahttps://www.youtube.com/user/davidebava/about

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The Others Fair http://www.galleriamoitre.com/1489-2/ http://www.galleriamoitre.com/1489-2/#respond Sat, 31 Oct 2015 16:58:42 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1489  

Dal 4 all’8 novembre 2015 la Galleria Moitre partecipa all’evento THE OTHERS – THE OTHERS EXHIBIT

 

THE OTHERS EXHIBIT 

presso l’Ex Borsa Valori – Via San Francesco da Paola 28, Piazzale Valdo Fusi – Torino

Opening: 4 novembre ore 21.00

5/6/8 novembre ore 14.00 – 21.00
7 novembre ore 14.00 – 00.00 (in occasione della Notte delle Arti)

000 000 1 di Anna Ippolito, Artsiom Parchynski e Marzio Zorio

 

THE OTHERS 

presso l’Ex Carcere Le Nuove – Via Paolo Borsellino, 3 Torino

Orari: 5 Novembre | ore 21.00 – 1.00 | Opening party
6 – 7 Novembre | ore 17.00 – 1.00 | The Others show
8 Novembre | ore 12.00 – 22.00 | The Others show

Lavinia Raccanello

Federica Peyrolo – sezione OTHERSCREEN

performance di Francesca Arri

 

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Francesca Arri – PLAY http://www.galleriamoitre.com/francesca-arri-play/ http://www.galleriamoitre.com/francesca-arri-play/#respond Thu, 22 Oct 2015 14:39:50 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1480 Francesca Arri

Play

Vernissage 30 ottobre ore 18,30

Esposizione 31 ottobre – 28 novembre 2015

 

Un gioco può essere descritto in termini di strategie, che i giocatori devono seguire nelle loro mosse: l’equilibrio c’è, quando nessuno riesce a migliorare in maniera unilaterale il proprio comportamento. Per cambiare, occorre agire insieme.

(John Nash)

La Galleria Moitre presenta PLAY, una personale di Francesca Arri, che ha costruito un percorso con l’intento di analizzare la condizione di equilibrio come regola dell’esistenza, fattore o sua caratteristica, e il gioco come modello educativo, di formazione e costruzione dell’individuo e del suo comportamento. Punto di partenza della Arri è la teoria dei giochi, ripresa da molti fisici, uno su tutti John Nash, che ne parla principalmente in termini di strategia, arrivando all’ analisi della condizione di equilibrio tra i giocatori, equilibrio che la Arri analizza come attimo irraggiungibile, condizione di stasi o concetto di stabilità non durevole in una situazione che si sviluppa grazie al conflitto e all’instabilità, partendo dalla materia stessa di cui l’individuo è costituito analizzandone gli stati intermedi e di passaggio come gli elementi non newtoniani, che per la loro costituzione possono diventare essi stessi un gioco e un divertissement. All’estremo opposto, la Arri riflette anche sulla lettura negativa del divertimento fatta dal Blaise Pascal, il quale vi vedeva la peggiore e la più vasta piaga del mondo. Secondo il filosofo, infatti, ogni uomo cerca di “distrarsi” dalla propria condizione debole, mortale e così miserabile, per questo si disperde in infinite attività che lo illudono e, al contempo, s’impegna egli stesso ad illudere gli altri. L’uomo è sempre in movimento, ma se si ferma, sente il nulla, in un precario equilibrio che è alla base anche della performance, in un continuo rimando tra il moto e l’assenza di azione. In esposizione, video, foto, installazioni e disegni, saranno intesi come ”protesi” dell’azione stessa, un aggettivo che spiega e racconta un momento passato, che aiuta chi non c’era a immaginare cosa è stato, quindi instabili, soggette ad interpretazione. Queste protesi descrivono dal basso il concetto di equilibrio e di instabilità per loro natura e per il fatto stesso di essere costruite da e come giochi: dondoli che non staranno mai fermi, lego smontabili, altalene appese al soffitto a varie altezze, che oscillano in continuazione promettendo una condizione di equilibrio senza poterla mai ottenere. I giochi della Arri sono una simulazione della realtà, un necessario processo di comprensione, un rito, e persino un gesto d’amore, che diventa sublimazione dell’atto sessuale.

a cura di Viola Invernizzi e Alessio Moitre

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Torino Tour Gallery – Giornata del Contemporaneo http://www.galleriamoitre.com/torino-tour-gallery-giornata-del-contemporaneo/ http://www.galleriamoitre.com/torino-tour-gallery-giornata-del-contemporaneo/#respond Tue, 06 Oct 2015 08:04:12 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1476 Il 24 settembre 2015 a Torino si accenderà il circuito di PanoRama, una mostra diffusa, articolata in sei gallerie nel quartiere Vanchiglia, che vuole indagare “l’eredità inconsapevole” di Carol Rama attraverso i lavori e le ricerche di giovani artisti di generazioni e nazionalità differenti.

Ogni mostra sarà un tassello di una grande collettiva i cui lavori, nei confronti di Carol Rama, sveleranno punti di contatto, affinità e assonanze mai in maniera diretta, didascalica o tematica, ma sempre con libertà evocativa e poetica, che significa proporre un confronto fra attitudini, sensibilità, soggetti, modalità espressive diverse. Gli artisti coinvolti – Silvia Argiolas, Francesca Arri, Guglielmo Castelli, Lin De Mol, Michela Depetris, Greta Frau, Andrea Guerzoni, Liana Ghukasyan, Keetje Mans, Silvia Mei, Vittorio Mortarotti, Cristiana Palandri, Melania Yerka, Ann-Marie James, Mario Petriccione, Maya Quattropani, 108 nero e Alessandro Torri – sono stati individuati per un’attitudine, un certo carattere, un particolare sguardo verso le cose, un determinato gusto, una modalità di narrare e raccontare storie affini ed empatiche con il sentire, il fare e l’esprimersi di Carol Rama. Il progetto, nato da un’idea di Andrea Guerzoni, si è poi sviluppato all’interno di un gruppo composto da galleristi, curatori, critici, artisti che ne ha condiviso ogni fase: Claudio Cravero, Andrea Guerzoni, Vittorio Mortarotti, Stefano Riba, Antonio La Grotta, Chiara Vittone, Andrea Rodi, Alessio Moitre, Viola Invernizzi, Emanuela Romano, Valentina Bonomonte, Cristina Mundici, Giorgia Mannavola e Andrea Ferrari, con la curatela generale di Olga Gambari. A ogni collettiva sarà abbinata una libera lettura critica di figure diverse, coinvolgendo: Sara Boggio, Roberta Pagani, Milena Prisco, Annalisa Pellino e Beatrice Zanelli (Arteco), Aris Nobatef e Francesco Forlani.

PanoRama prende la forma di mostra diffusa, intimamente legata al luogo del suo accadimento, cioè al quartiere Vanchiglia, che negli ultimi anni ha visto il fiorire di una serie di gallerie legate all’arte internazionale così come a linguaggi artistici e pratiche espositive che contaminano ambiti diversi.

L’angolo di mondo in cui soprattutto si è svolta la vita di Carol Rama, che abita da sempre in via Napione.

Importante il contributo dell’Archivio Carol Rama e della Fondazione Sardi per l’Arte, che ha promosso il catalogo. Il progetto ha il patrocinio della Circoscrizione 7.

 

Il Torino Tour Gallery, nella giornata dedicata al contemporaneo, vuole portare le persone a contatto di questa esposizione diffusa, grazie ad una passeggiata per le strade di Vanchiglia e all’interno delle gallerie, dove sarà possibile visionare le opere insieme a galleristi ed esperti.

Il giro sarà come sempre seguito dalla società di servizi turistici Culturalway.

 

 

 

 

Le Gallerie coinvolte saranno

 
Nopx, Via Guastalla 6/A, www.nopx.it
Moitre, Via Santa Giulia 37, www.galleriamoitre.com
Opere scelte, Via Matteo Pescatore 11/D, www.operescelte.com
Van Der, Via Giulia di Barolo 13, www.vandergallery.com
Burning Giraffe Art Gallery, Via Bava 8, www.bugartgallery.com
Pepe Fotografia, Via Santa Giulia 10 B, www.pepefotografia.it

 

 

 

Orario e luogo di partenza

 

Galleria Moitre, via Santa Giulia 37 – alle ore 16.00

 

 

Costo

 

Euro 10

 

 

Durata

 

150 minuti circa

 

 

Prenotazioni

 

 

CulturalWay : 339-3885984 – info@culturalway.it

 

 

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PanoRama http://www.galleriamoitre.com/panorama/ http://www.galleriamoitre.com/panorama/#respond Wed, 26 Aug 2015 08:26:54 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1465 Il 24 settembre 2015 a Torino si accenderà il circuito di PanoRama, una mostra diffusa, articola- ta in sei gallerie nel quartiere Vanchiglia, che vuole indagare “l’eredità inconsapevole” di Carol Rama attraverso i lavori e le ricerche di giovani artisti di generazioni e nazionalità differenti. Il pro- getto dichiara una natura poetica e non filologica nel dare vita a una piccola geografia attorno alla figura di questa artista outsider, naturalmente contemporanea e internazionale. Ogni galleria presenterà un gruppo di artisti, sviluppando una mostra autonoma ma allo stesso tempo inserita nel circuito del progetto globale. Ogni mostra sarà un tassello di una grande colletti- va i cui lavori, nei confronti di Carol Rama, sveleranno punti di contatto, affinità e assonanze mai in maniera diretta, didascalica o tematica, ma sempre con libertà evocativa e poetica, che significa proporre un confronto fra attitudini, sensibilità, soggetti, modalità espressive diverse. Gli artisti coinvolti – Silvia Argiolas, Francesca Arri, Guglielmo Castelli, Lin De Mol, Michela Depetris, Greta Frau, Andrea Guerzoni, Liana Ghukasyan, Keetje Mans, Silvia Mei, Vittorio Morta- rotti, Cristiana Palandri, Melania Yerka, Ann-Marie James, Mario Petriccione, Maya Quattropani, 108 nero e Alessandro Torri – sono stati individuati per un’attitudine, un certo carattere, un parti- colare sguardo verso le cose, un determinato gusto, una modalità di narrare e raccontare storie af- fini ed empatiche con il sentire, il fare e l’esprimersi di Carol Rama. Il progetto, nato da un’idea di Andrea Guerzoni, si è poi sviluppato all’interno di un gruppo compo- sto da galleristi, curatori, critici, artisti che ne ha condiviso ogni fase: Claudio Cravero, Andrea Guerzoni, Vittorio Mortarotti, Stefano Riba, Antonio La Grotta, Chiara Vittone, Andrea Rodi, Ales- sio Moitre, Viola Invernizzi, Emanuela Romano, Valentina Bonomonte, Cristina Mundici, Giorgia Mannavola e Andrea Ferrari, con la curatela generale di Olga Gambari. A ogni collettiva sarà abbinata una libera lettura critica di figure diverse, coinvolgendo: Sara Bog- gio, Roberta Pagani, Milena Prisco, Annalisa Pellino e Beatrice Zanelli (Arteco), Aris Nobatef e Francesco Forlani. PanoRama prende la forma di mostra diffusa, intimamente legata al luogo del suo accadimento, cioè al quartiere Vanchiglia, che negli ultimi anni ha visto il fiorire di una serie di gallerie legate all’arte internazionale così come a linguaggi artistici e pratiche espositive che contaminano ambiti diversi. Vanchiglia si afferma come una delle zone con maggior fermento creativo cittadino, quar- tiere con un’altissima concentrazione di studi, gallerie, laboratori e spazi di creatività emergente e sperimentale. L’angolo di mondo in cui soprattutto si è svolta la vita di Carol Rama, che abita da sempre in via Napione. Questa mostra, quindi, sembra germinare da un tessuto urbano che ha contenuto infiniti passi, sguardi, pensieri, accadimenti della quotidianità di Carol Rama, ed è interessante l’identità con- temporanea che sta assumendo, come se, idealmente, l’artista avesse seminato negli anni un terre- no che ora produce wild flowers a lei familiari. La mostra intende creare un luogo condiviso, impregnato di presenza di Carol Rama, figura che volutamente sarà presente come gioco poetico, concettuale e sentimentale e non riferimento diret- to. Durante lo svolgimento della mostra, sarà messo a punto un calendario di eventi, espressioni di linguaggi diversi, che ogni settimana proporranno appuntamenti nelle gallerie partecipanti al pro- getto. Questi eventi continueranno a fare vivere la mostra, proponendo la possibilità di visitare il circuito delle mostre ogni settimana in un orario serale. La cura di questa sezione è realizzata in collaborazione con il Teatro della Caduta, altra realtà crea- tiva del quartiere Vanchiglia. Interlocutori importanti sin dall’inizio sono stati sono stati l’Archivio Carol Rama e la Fondazione Sardi per l’Arte, che ha promosso il catalogo. Il progetto ha il patrocinio della Circoscrizione 7.

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Performando: Francesca Arri – Marzio Zorio http://www.galleriamoitre.com/performando-francesca-arri-marzio-zorio/ http://www.galleriamoitre.com/performando-francesca-arri-marzio-zorio/#respond Wed, 17 Jun 2015 07:37:37 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1444 Tratto direttamente da Wikipedia, la definizione di Performance art è la seguente:

La performance art, resa in italiano come performance d’arte o performance d’artista, è un’azione artistica, generalmente presentata ad un pubblico, che spesso investe aspetti di interdisciplinarità. Una performance o azione può essere scritta seguendo un copione o non scritta, casuale o orchestrata attentamente, spontanea o pianificata, con o senza coinvolgimento di pubblico. Una performance può inoltre essere eseguita dal vivo o presentata tramite dei media. Il performer può quindi essere anche assente nel momento della presentazione. Un’azione performativa coinvolge generalmente uno o più dei quattro elementi base: tempospazio, Il corpo del performer, o in alternativa la sua presenza in un medium, e la relazione fra il performer e il pubblico. La performance d’artista può essere fatta in qualsiasi luogo e senza limiti di durata. L’azione di un individuo o di un gruppo in un particolare luogo e in un particolare lasso temporale costituisce l’opera stessa.

Dunque l’evento artistico diventa momento imprevedibile e di personale ricerca, dove non conta solamente l’artista ma soprattutto il contesto attorno, ingenerando una serie di contatti e di circostanze.

Da questa base sono partiti i due progetti degli artisti Marzio Zorio ( Torino, 1985) e Francesca Arri (Asti, 1983) , che interesseranno due zone specifiche, il Piazzale Mafalda di Savoia e la Cisterna storica da poco riaperta al pubblico.

Due momenti che avranno inizio il 20 giuno dalle ore 19,30 e che s’inseriscono nella Festa della Musica di Rivoli, che si svolgerà dal 19 al 21 giugno.

L’evento non si svolgerà in caso di condizioni meteo avverse.

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Paolo Ciregia – U Okraina http://www.galleriamoitre.com/paolo-ciregia-u-okraina/ http://www.galleriamoitre.com/paolo-ciregia-u-okraina/#respond Wed, 27 May 2015 16:36:44 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1438 Paolo Ciregia

U Okraina

Esposizione: 7 giugno – 11 luglio 2015

Vernissage: 7 giugno ore 11 – 20

 

Fotografare la realtà di un popolo in bilico tra la speranza di un futuro europeo e un ingombrante passato sovietico, indagando le drammatiche contraddizioni della guerra, per ritagliare frammenti di una quotidianità violata, tratta da un universo che sembra essere lontano anni luce, sospeso, immobile e opprimente.

È attorno a questa atmosfera di stallo e paralisi che si snoda la visione di Paolo Ciregia, (Massa Carrara, 1987), intensa, drammatica, resa ancor piú incisiva da un grafismo esasperato di bianchi e neri in netta opposizione, da cui emergono i protagonisti della vicenda, e in cui coesistono staticità, chiusura e durezza da parte di chi è connivente al sistema, e le visioni oniriche ,di un lirismo piú marcato, di chi invece cerca di evadere da una realtà senza via di fuga.

Quasi a volersi imporre da sole, le immagini urtano l’ inerzia dello spettatore e lo costringono a riflettere su come sia possibile una vera e propria guerra civile oggi, alle porte dell’Europa

 

L’esposizione è a cura di Giulia Guidi

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Elena Tortia – camera chiara http://www.galleriamoitre.com/elena-tortia-camera-chiara/ http://www.galleriamoitre.com/elena-tortia-camera-chiara/#respond Fri, 24 Apr 2015 14:57:09 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1419 Esposizione: 6 – 30 maggio 2015

Vernissage: 30 maggio ore 18.30

 

Nel concetto stesso di transumanza è implicito il restare. Nell’idea di restare è implicito un desiderio di costruzione.

Il traslocare, invece, implica uno spostamento da un luogo ad un altro. Lo spostamento non è un movimento immobile, sottende un trasferimento non solo oggettuale ma anche identitario. Quello che rimane alla fine di tutto non è il vuoto, è lucida polvere .

Al centro del lavoro c’è la casa, o meglio, una casa: quella delle vacanze che tutti hanno frequentato, che tutti hanno utilizzato come luogo di transito. Questo modello viene, di conseguenza, accentuato con la ricerca della reminescenza pura di abitazione, portando, quindi, lo spazio della Galleria Moitre ad un trasloco continuo di costruzione e decostruzione.

 

Non sembrando nulla lineare, soprattutto l’attaccamento al luogo e la partecipazione che l’individuo innesca con i suoi simili, per l’esposizione l’artista ha messo a confronto due lavori, un’installazione nata per essere utilizzata ed il prodotto finale di una performance, riuniti e completati in una sorta di wunderkammer fittizia, che coinvolge il processo di edificazione e demolizione dell’idea di residenza.

 

Infine, questa enciclopedia fittizia è basata sulla presenza concreta di mobili presi dalle case dell’artista, realmente utilizzati in passato e che continuano ad avere la loro funzione, diventando feticci, per necessità e per loro proiezione. L’albero genealogico inciso sul mattone, elemento che documenta la performance e l’inizio della catalogazione della polvere durante i processi di spostamento, insieme alla possibile abitabilità dello spazio, portano il lavoro all’origine di un processo che ha inizio con questa mostra.

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7even su 7 even http://www.galleriamoitre.com/7even-su-7-even/ http://www.galleriamoitre.com/7even-su-7-even/#respond Fri, 03 Apr 2015 13:35:04 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1414 Altolab e Decifra

con la collaborazione di

Galleria Alessio Moitre

10 – 30 aprile 2015

 

7even su 7even è il progetto di residenza che da tre edizioni coinvolge la realtà veneziana Altolab e quella torinese Decifra nella promozione e ricerca di giovani professionisti del contemporaneo che vogliono confrontarsi con gli spazi di Banchina Molini a Marghera, un quartiere di ex magazzini dei Molini Marghera, vecchio rudere, monumento di archeologia industriale che si specchia nella settecentesca laguna veneziana.

7even su 7even nasce ad Altolab nel 2012 da un idea degli artisti Matteo Vettorello e Valentina Calzavara che invitano l’artista Francesca Arri a vivere 7 giorni all’interno degli spazi fatiscenti di Banchina Molini: un ambiente acido, industriale che rivive grazie a realtà eterogenee: tra motociclisti, laboratori del vetro, chiesa gospel  e studi d’artista, una palestra per le arti contemporanee che ha consentito all’artista ospite di produrre tre nuove opere performative.

Nel 2013 Altolab grazie alla collaborazione con Decifra  ospita il collettivo auroraMeccanica che produce un’opera multimediale site specific e il workshop per giovani artisti A come Allucinazione B come Bugia con i giovani Francesco Del Conte e il duo Macchieraldo/Palasciano. Nel 2014 i papercut di Ufo5 scendono dai soffitti dei vecchi magazzini di Marghera insieme alle opere del workshop .C come la prima volta dei giovanissimi artisti multimediali Dario Timpani e Simone Nota.

La Galleria Alessio Moitre dal 10 aprile 2015 ospita a Torino una mostra delle opere realizzate durante le prime tre edizioni di 7even su 7even insieme ad alcuni video report degli eventi presentati a Venezia ad Altolab legati alla residenza.

Altolab e Decifra stanno già preparando l’edizione 2015 di 7even su 7even che vedrà protagonisti del workshop per giovani artisti Anna Ippolito, Artsiom Parchynski e Marzio Zorio.

Si ringrazia per la gentile collaborazione la galleria Weber e Weber e la galleria Van Der.

 

www.altolab.it

www.decifra.org

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