2018 – Galleria Moitre http://www.galleriamoitre.com Galleria d'Arte a Torino Fri, 07 Feb 2025 08:58:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 Collettiva – Lacerto http://www.galleriamoitre.com/collettiva-lacerto/ http://www.galleriamoitre.com/collettiva-lacerto/#respond Mon, 03 Dec 2018 15:10:59 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2120

Inaugurazione: 14 dicembre ore18,30

Esposizione: 15 dicembre 2018 – 9 febbraio 2019

Nella lingua italiana per lacerto s’intende un frammento, una parte di qualcosa. È un termine desueto e consunto dal mancato utilizzo. Ma significa anche una parte di carne, inteso come muscolo. Ha dunque un significato fisico ed astratto al contempo. Ideale per ciò che stavo cercando. Nei mesi passati ho interessato alcuni artisti sul mio proposito di creare un esposizione che di curatoriale avesse poco ma che invece si concentrasse sul senso dell’opera, in modo particolare per venire a noi, sul perché un lavoro fosse stato creato, sulla temperie che avesse favorito la nascita di un manufatto. Hanno dunque selezionato uno o più lavori. Nello stesso tempo ho richiesto che si prodigassero nel descrivere la condizione che ho poc’anzi enunciato, mettendo su carta considerazioni che in un banale comunicato stampa non entrerebbero. Il risultato è un testo, narrante stati ed inclinazioni. Questo è tutto.

Alessio Moitre

Gli artisti invitati: Ruggero Baragliu, Barbara Fragogna, Serena Gamba, Liana Ghukasyan, Samuele Pigliapochi, Lavinia Raccanello, Angelo Spatola.

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Andrea Famà – Idronefrosi http://www.galleriamoitre.com/andrea-fama-idronefrosi/ http://www.galleriamoitre.com/andrea-fama-idronefrosi/#respond Thu, 27 Sep 2018 13:20:38 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=2000 Inaugurazione: 5 ottobre ore 18,30

Esposizione: 6 ottobre – 1 dicembre 2018

 

 

La Galleria Moitre presenta “Idronefrosi”, mostra personale di Andrea Famà curata dall’Associazione Quasi Quadro, dove l’ artista analizza e rivela quella che in questi anni è stata la sua condizione psicofisica. L’ Idronefrosi è la dilatazione del bacinetto renale che causa il ristagno dell’urina e ne impedisce il deflusso, provocando la compressione del rene. Tale patologia si manifesta con dolori profondi in rapporto alla distensione della sacca, oppure può restare silente a lungo e rivelarsi solo per un’eventuale complicazione infiammatoria, che si palesa con febbre suppurativa, emissione di pus con le urine, dolori e tumefazione lombare. La cura è essenzialmente chirurgica e può richiedere l’asportazione del rene malato (nefrectomia). Un sogno premonitore anticipò quel che sarebbe successivamente avvenuto: un tonfo nella notte prese possesso del corpo e dell’anima, prepotente, metallico, malefico; dopo anni di silenzio il grosso incomodo che interrompeva la via si presentò ancor più aggressivo e incessante. Un vortice strozzato si palesa impossessandosi dello spazio, estende le sue membra fino a diventare protagonista minaccioso della scena, destando una sublime inquietudine. L’ artista esorcizza il suo dolore, attinge alla paura e all’ ansia, materializzandola più nera e possente che mai.

 

Andrea Famà

nasce a Catania nel 1988. Attualmente vive e lavora a Torino. Nel 2015 consegue la laurea di secondo livello in scultura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Artista poliedrico, scrittore e scultore insieme, ama la natura e i suoi multipli, immortala gli instanti concretizzandoli. Le sue sono visioni alchemiche figlie del tempo e del suo trascorrere lento.

 

Mostre Personali

2016 Destroy Build, personale realizzata presso lo spazio Ingenio, Torino, a cura di Giulia Cucco. 2016 Nella terra, nel cielo e poi ancora, Il linguaggio sensoriale dei luoghi, Galleria Moitre, Torino, a cura di A. Moitre. 2014 Terra d’amuri Terra di duluri, Studiodieci City Gallery, Vercelli a cura di Diego Pasqualin. Principali mostre collettive 2017 Young Artist Biennale del Mediterraneo 18 Tirana-Durazzo. 2017 Zona Maco Arte conteporaneo, Centro Banamex, Ciudad de Mexico. 2017 Residenza Artistica, Casa de Burros, Chào dà va, Portogallo a cura di : Andrea Penzo e Cristina Fiore. 2017 The 3d Changbaishan international ice and snow, Changbaishan, Jinin (China).. 2017 Segrete tracce di memoria- Peace Project, Palazzo Ducale, Genova, a cura di Virginia Monteverde

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Maya Quattropani – Number Series http://www.galleriamoitre.com/maya-quattropani-number-series/ http://www.galleriamoitre.com/maya-quattropani-number-series/#respond Fri, 20 Apr 2018 14:57:03 +0000 http://www.galleriamoitre.com/?p=1988 FO. TO. Fotografi a Torino, a cura di Andrea Busto

Rassegna promossa dal MEF – Museo Ettore Fico

GALLERIA MOITRE  – Torino

Opening: giovedì 3 maggio 2018, ore 18:00 – 21:00

Perfomance partecipata: sabato 26 maggio 2018, ore 16:00 – 19:00

Esposizione: 4 maggio – 21 luglio 2018

 

 

La Galleria Moitre è lieta di presentare Number Series, mostra personale di Maya Quattropani caratterizzata da una serie inedita di fotografie analogiche interamente dedicate ai numeri.
L’evento espositivo fa parte del progetto FO.TO. Fotografi a Torino ideato e curato da Andrea Busto per il Museo Ettore Fico di Torino. La galleria ospita per l’occasione una selezione di stampe ai sali d’argento, impreziosite da collage a colori, degli oltre cento scatti raccolti dall’artista su pellicole bianco-nero in diverse aree urbane di Francia, Israele, Italia, Stati Uniti e Svizzera, dal 2015 al 2017.

La catalogazione e l’archiviazione sono caratteristiche tipiche della ricerca artistica di Maya Quattropani che si rivelano inevitabilmente anche in questo lavoro. Il punto di partenza è una collezione di testi automatici e paroliberi dattiloscritti tra il 2012 e il 2017 con la collaborazione di scrittori occasionali differenti per età, background culturali e famiglie linguistiche. La considerevole presenza di numeri emersi nei suddetti scritti ha spinto Quattropani a stilarne una lista e individuare un metodo di rappresentazione visiva. I suoi recenti viaggi in Europa, Stati Uniti e Medio Oriente sono divenuti un pretesto per rintracciare i numeri in elenco, costruire un rapporto tra il taglio d’inquadratura e il tempo di posa, imprimerli su pellicola fotosensibile, rivelarli e fissarli su carta fotografica, giocare sulla relazione tra superficie di rappresentazione e spazio di esposizione.

Il lavoro in mostra presso la Galleria Moitre di Torino racconta la prima fase della ricerca di Maya Quattropani focalizzata sull’idea di attribuire un valore estetico ai numeri che circondano la nostra quotidianità per opera del processo ottico-chimico dell’atto fotografico. Il compito successivo è innescare nuove riflessioni sul tema.

Sabato 26 maggio 2018 gli spazi della galleria si trasformeranno in una camera oscura temporanea all’interno della quale l’artista realizzerà una performance pubblica finalizzata alla creazione collettiva e guidata di una serie di fotogrammi analogici: i Numbergraphs. Le opere prodotte dalla collaborazione del pubblico – mutato in fotografo occasionale – diventeranno parte integrante della mostra Number Series fino al 21 luglio 2018.
La partecipazione al gioco-azione è gratuita e aperta a tutti.

 


 

The Moitre Gallery is pleased to announce Number Series: the solo show of Maya Quattropani characterized by an unpublished series of analogue photographs, entirely dedicated to numbers.

The exhibition is a part of the project FO.TO. Fotografi a Torino conceived and curate by Andrea Busto for the Ettore Fico Museum based in Torino, IT. The gallery hosts a selection of silver-salt prints, embellished with colour collages, of over one hundred shots that the artist collected on black and white negative films in different urban areas of France, Israel, Italy, United States and Switzerland, from 2015 to 2017.

Cataloguing and archiving are typical characteristics of the artistic research of Maya Quattropani, which are inevitably revealed in this work too. The starting point is a collection of automatic and paroliberi texts, typewritten between 2012 and 2017 with the collaboration of occasional writers, different from each other by age, cultural background and language family. The considerable presence of numbers, which emerged from the mentioned writings, has prompted Quattropani to draft a list and identify a method of visual representation.

Her recent trips to Europe, United States and Middle East have become a pretext for tracing the listed numbers, building a relationship between framing and exposure, impressing them on photosensitive film, revealing and fixing them on photographic paper, playing on the link between representation surface and exposure space.

The work Number Series at the Moitre Gallery in Torino tells the first phase of the research by Maya Quattropani, focuses on the idea of attributing an aesthetic value to the numbers that surround our everyday life by means of the optical-chemical process activated by the photographic act. The following task is to trigger new reflections on the theme.

Saturday, May 26, 2018 the spaces of the gallery will be transformed in a temporary darkroom, where the artist will perform a public action aimed at the collective and guided creation of a series of analogue photographs: the Numbergraphs. The artworks, produced thanks to the collaboration of the public – changed into an occasional photographer – will become, until the July 21, 2018, an integral part of the Number Series show. Participation is free and open to all.

 


 

 

Maya Quattropani (b. 1983, Ragusa, IT)

Visual artist, independent researcher, art teacher MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca).

She studied painting and photography at Accademia di Belle Arti Michelangelo Castello, Siracusa (IT); visual and performing arts at Accademia Albertina di Belle Arti, Torino (IT). She works in Italy and abroad with performance art, analogue photography, creative writing, collage, assemblage, sound poetry, audio and video installations. Her research is focused on multidisciplinary fields included historical Avant-gardes, experimental pedagogy, traditional psychoanalysis, social sciences, psychogeography and non-competitive game systems. The long-term work of the artist present itself as a work/archive articulated in cycles, series, chapters, performances, game sessions, nomadic darkrooms (CON – Camera Oscura Nomade), lectures, laboratories and workshops open to all. Maya Quattropani collaborates since 2007 with Fine Art photographers, psychologists, cultural anthropologists, ethnographers, outsider artists, archivists, computer scientists, musicians, researchers, teachers and students, contributing to the development and dissemination of their research.

Her work has been hosed in various institutions including: Queens Museum, New York, USA; Transit Museum, New York, USA; Flux Factory, Long Island City, USA; Museo e Archivio Storico Italgas, Torino, IT; Museo di Scienze Naturali, Torino, IT; Palazzo Barolo, Torino, IT; Kunsthaus Tacheles, Berlino, DE; George Revival Theatre, Melbourne, AU; Fabbrica del Vapore, Milano, IT; Palazzo dell’Arengario, Monza, IT; Teatro Massimo Bellini, Catania, IT. She has received awards, grants and nominations such as: DE.MO. Movin’up, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (2015); 6° Biennale Giovani Monza, Rotary Club (2015); L’arte di fare la differenza, Museo di Antropologia ed Etnografia-Università degli studi di Torino, Fondazione Altamane Italia, Arteco (2013); Resò Meet-up, Fondazione CRT (2012); Video.it 9, UniCredit Collection (2008). In recent years she has collaborated with public and private Foundations, Museums, non-for-profit Spaces, Contemporary Art Galleries, Schools of all levels of educations including: Boys and Girls High School Campus, CREATIVE TIME, New York City, USA; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo-Dipartimento Educativo, FSRR20years, Torino, IT; Fondazione Merz-Dipartimento Educativo, Ars Captiva e Torino Jazz Festival, Torino, IT; Galleria Moitre Arte Contemporanea, Torino, IT; Opere Scelte Contemporay Art Gallery, Torino, IT. Among the most recent publications are mentioned: LA CITTÀ NARRANTE, Edizioni Inaudite, co-authorial monography with Ernesto Leveque; RUB No.7, Surrealist-Dadaist newsletter; On participation, beyond participation, research paper signed with the cultural anthropologist Alicja Khatchiakian for roots&routes Magazine. Maya Quattropani is also an active member of the Flux Factory Community based in New York (USA), and founder of the Italian artistic/musical collective The Schrodinger’s Cats.

www.mayaquattropani.com

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